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Xylella, Coldiretti Puglia: comuni provincia Brindisi a sostegno iniziative per reimpianto di ulivi resistenti al batterio killer

BRINDISI – Comuni in campo a sostegno della provincia di Brindisi nelle aree dove il batterio killer della Xylella ha compromesso il patrimonio olivicolo, con bandi ad hoc da destinare al reimpianto di ulivi resistenti dal Leccino alla Lecciana, dal Leccio del Corno all’FS17. A darne notizia è Coldiretti Puglia, che plaude alla decisione delle amministrazioni comunali, assunta nel corso del tour divulgativo organizzato da Coldiretti Brindisi, percorso che sta producendo un ‘effetto domino’ sui Comuni.

Il Comune di Erchie, con il Sindaco Giuseppe Margheriti e l’assessore comunale all’agricoltura, Nastasya Bernardi, ha fatto da apripista, annunciando l’impegno dell’Amministrazione comunale a stanziare fondi sul bilancio comunale pe destinare contributi in favore dei proprietari di oliveti che non possono accedere ai bandi regionali.  Lo stesso impegno è stato assunto a Mesagne, con il Sindaco Antonio Matarrellli e l’assessore all’agricoltura Roberto D’Ancona che hanno anno annunciato l’imminente approvazione del bando comunale per sostenere il reimpianto di nuove cultivar resistenti alla Xylella.

Peraltro, nell’intera provincia di Brindisi – denuncia Coldiretti Puglia – la continua avanzata della Xylella fastidiosa, con la presenza sempre più numerosa di oliveti con evidenti disseccamenti caratteristici dell’infezione dovuta al batterio, ha provocato conseguenze gravi nella parte sud del territorio provinciale anche sulla produzione ed una diminuzione del olio extravergine che in tali comprensori raggiunge anche il 50% rispetto alle annate precedenti.

“Si tratta di un sostegno importante a beneficio dell’olivicoltura certamente, ma anche del paesaggio, dell’ambiente e del turismo, perché senza ulivi la provincia di Brindisi perde la principale fonte di attrazione e di bellezza”, afferma Giovanni Ripa, presidente di Coldiretti Brindisi, nel sottolineare che “la Xylella ha fatto scomparire per sempre 1/3 degli ulivi monumentali in Puglia, privando l’Italia di storici esemplari di inestimabile valore sul piano storico, ambientale, economico ma anche occupazionale, con lo strumento degli innesti che risulta un tentativo sperimentale per salvare gli esemplari centenari e millenari sempre che siano praticati su alberi non compromessi e nei tempi giusti”.

Con il primo bando sono state finanziate 45 domande per 1,3milioni di euro, per cui è auspicabile una larga partecipazione delle aziende agricole al secondo bando, semplificato in termini di procedure, considerato che gli olivicoltori vanno anche supportati con un sostegno al reddito per 5 anni – spiega Coldiretti Puglia – fino a quando gli ulivi innestati non recuperano produttività e misure a superficie per ettaro.

 

Per aiutare le imprese olivicole del territorio così gravemente ferito è nato il polo antixylella costituito da Coldiretti, UNAPROL e CAI, per la ricostruzione della più grande fabbrica green del Sud Italia che accompagnerà le aziende olivicole nella realizzazione dei nuovi impianti con le varietà resistenti dalla Lecciana al Leccio del Corno, dal Leccino fino alla FS17 e a tutte le ulteriori varietà che saranno autorizzate, con una gestione olivicola al passo con i tempi, con mezzi e conoscenze tali da agire tempestivamente e efficacemente sul territorio.

 

Per accelerare la ricostruzione, il polo specialistico – conclude Coldiretti Puglia – mette a disposizione la fornitura di piante di olivo resistenti certificate e di alta qualità, mezzi tecnici per la lavorazione del terreno e la gestione degli impianti, servizi di assistenza tecnica specializzata per la progettazione, la realizzazione e la gestione degli impianti, consulenza agronomica e fitopatologica, oltre al supporto ai finanziamenti pubblici e privati.

dal Leccino alla Lecciana, dal Leccio del Corno all’FS17. A darne notizia è Coldiretti Puglia, che plaude alla decisione delle amministrazioni comunali, assunta nel corso del tour divulgativo organizzato da Coldiretti Brindisi, percorso che sta producendo un ‘effetto domino’ sui Comuni.

Il Comune di Erchie, con il Sindaco Giuseppe Margheriti e l’assessore comunale all’agricoltura, Nastasya Bernardi, ha fatto da apripista, annunciando l’impegno dell’Amministrazione comunale a stanziare fondi sul bilancio comunale pe destinare contributi in favore dei proprietari di oliveti che non possono accedere ai bandi regionali.  Lo stesso impegno è stato assunto a Mesagne, con il Sindaco Antonio Matarrellli e l’assessore all’agricoltura Roberto D’Ancona che hanno anno annunciato l’imminente approvazione del bando comunale per sostenere il reimpianto di nuove cultivar resistenti alla Xylella.

Peraltro, nell’intera provincia di Brindisi – denuncia Coldiretti Puglia – la continua avanzata della Xylella fastidiosa, con la presenza sempre più numerosa di oliveti con evidenti disseccamenti caratteristici dell’infezione dovuta al batterio, ha provocato conseguenze gravi nella parte sud del territorio provinciale anche sulla produzione ed una diminuzione del olio extravergine che in tali comprensori raggiunge anche il 50% rispetto alle annate precedenti.

“Si tratta di un sostegno importante a beneficio dell’olivicoltura certamente, ma anche del paesaggio, dell’ambiente e del turismo, perché senza ulivi la provincia di Brindisi perde la principale fonte di attrazione e di bellezza”, afferma Giovanni Ripa, presidente di Coldiretti Brindisi, nel sottolineare che “la Xylella ha fatto scomparire per sempre 1/3 degli ulivi monumentali in Puglia, privando l’Italia di storici esemplari di inestimabile valore sul piano storico, ambientale, economico ma anche occupazionale, con lo strumento degli innesti che risulta un tentativo sperimentale per salvare gli esemplari centenari e millenari sempre che siano praticati su alberi non compromessi e nei tempi giusti”.

Con il primo bando sono state finanziate 45 domande per 1,3milioni di euro, per cui è auspicabile una larga partecipazione delle aziende agricole al secondo bando, semplificato in termini di procedure, considerato che gli olivicoltori vanno anche supportati con un sostegno al reddito per 5 anni – spiega Coldiretti Puglia – fino a quando gli ulivi innestati non recuperano produttività e misure a superficie per ettaro.

 

Per aiutare le imprese olivicole del territorio così gravemente ferito è nato il polo antixylella costituito da Coldiretti, UNAPROL e CAI, per la ricostruzione della più grande fabbrica green del Sud Italia che accompagnerà le aziende olivicole nella realizzazione dei nuovi impianti con le varietà resistenti dalla Lecciana al Leccio del Corno, dal Leccino fino alla FS17 e a tutte le ulteriori varietà che saranno autorizzate, con una gestione olivicola al passo con i tempi, con mezzi e conoscenze tali da agire tempestivamente e efficacemente sul territorio.

 

Per accelerare la ricostruzione, il polo specialistico – conclude Coldiretti Puglia – mette a disposizione la fornitura di piante di olivo resistenti certificate e di alta qualità, mezzi tecnici per la lavorazione del terreno e la gestione degli impianti, servizi di assistenza tecnica specializzata per la progettazione, la realizzazione e la gestione degli impianti, consulenza agronomica e fitopatologica, oltre al supporto ai finanziamenti pubblici e privati.