Vogliamo la metropolitana di superficie del Salento: il centrodestra unito ha manifestato
Un viaggio a bordo del treno diesel per testimoniare il disagio del territorio.
Il centrodestra salentino unito è sceso ancora in campo (dopo poche settimane dalla Manifestazione di Santa Maria di Leuca con la quale si è chiesto a gran voce il completamento dei lavori della strada statale 275) questa volta per testimoniare lo stato delle Ferrovie salentine e dunque per combattere una battaglia ritenuta basilare per lo sviluppo di questo territorio: la realizzazione della Metropolitana di Superficie del Salento.
A chiamare l’adunata è stato il Movimento Regione Salento, presenti Fratelli d’Italia, Lega, e Forza Italia. Uniti si vince, questo è il primo messaggio, forte, chiaro, e diretto.
Presenti il leader del Movimento Paolo Pagliaro, Consigliere Regionale e Capogruppo de La Puglia Domani ed i Consiglieri regionali Antonio Gabellone di Fratelli d’Italia, Paride Mazzotta di Forza Italia, Gianni De Blasi della Lega.
Forze politiche, dirigenti e militanti, si sono ritrovati alle ore 10:15 nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Lecce, striscioni e vessilli al vento, prima della partenza in treno, nel massimo rispetto delle norme Anti Covid, per Gagliano del Capo. Per percorrere 65 chilometri a bordo del treno diesel, unico modo per farlo in mancanza dell’elettrificazione, servono circa due ore e mezza, lo stesso tempo necessario per raggiungere Londra partendo da Brindisi.
Una testimonianza forte e reale alla quale si sono uniti stazione per stazione i militanti ed altri dirigenti delle sezioni locali fino appunto a Gagliano del Capo. Un vero e proprio racconto del disagio e dell’arretratezza che il Salento è costretto a subire a causa di politiche che hanno sempre avvantaggiato Bari.
Il progetto “Metropolitana di superficie Martina Franca – Lecce – Gagliano del Capo” prevede l’elettrificazione della linea Martina Franca – Gagliano del Capo, compresa la Maglie – Otranto. Un’opera imprescindibile perché permette di integrare la rete ferroviaria del Salento con il sistema ferroviario regionale e nazionale.
L’investimento è di 180 milioni di euro, di cui al momento 130 sono stati finanziati, come ambito Fondo Sviluppo e Coesione Patto per la Puglia. Approvato nel 2015 dalla Regione Puglia, è rimasto bloccato a causa delle note vicende societarie di FSE fino al 2017.
Adeguando il progetto ai nuovi standard tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) e alle specifiche tecniche di interoperabilità, da 130 si è passati a 180 milioni di euro. La parte restante ammonta a 50 milioni ed è questo che a gran voce il centrodestra chiede alla Regione.
“La sollecitazione del collega, consigliere regionale, Paolo Pagliaro e del suo Movimento è stata accolta da tutti noi immediatamente, perché sul tema della mobilità il Salento deve recuperare un gap importante. – Ha affermato Antonio Gabellone, Consigliere regionale di FdI – Esiste una progettualità, esiste un piano finanziario, occorre una differenza, in termine di risorse, che consenta di avere nel Salento una mobilità rapida, utile ai cittadini salentini in modo particolare, in tutti i dodici mesi dell’anno, ma che tornerà straordinariamente utile ed importante, sperando di liberarci dal Covid, nei periodi in cui anche il turismo vede questa terra, accogliere tantissime persone. Questo è un appuntamento che non può essere più rimandato, noi chiediamo alla Regione un’ integrazione in termini di risorse per coprire questo differenziale economico che manca, chiediamo alla Regione di seguire con maggiore attenzione i rapporti con la Rete Ferroviaria Italiana su cui si dovrà innestare la Metropolitana di Superficie, per fare in modo che ci sia una accelerazione della cantierizzazione. – Conclude Gabellone – Non sono sufficienti le rassicurazioni formali dell’assessore Maurodinoia che fa riferimento a delle sollecitazioni con lettera scritta al ministero, non possono essere sufficienti, abbiamo bisogno che su questo punto che la Regione faccia quadrato con i territori e faccia gli interessi del Salento”.
“È duro constatare che il Salento è indietro anni luce rispetto al resto d’Italia per quanto riguarda mobilità e trasporti. – Afferma Paride Mazzotta, Consigliere regionale di FI – Manifestiamo perché il Salento ha bisogno di essere rilanciato e si può rilanciare con infrastrutture importanti. Qualche domenica fa siamo stati a Santa Maria di Leuca per la SS 275 e adesso siamo qui perché crediamo nella Metropolitana di Superficie in quanto è un’infrastruttura che può far rinascere e crescere questo territorio. È importante che la Regione si impegni per trovare le risorse mancanti affinché sia realizzata. Siamo qui a testimoniare che per percorrere il tragitto da Lecce a Gagliano del Capo servano due ore e mezza e questo non è possibile. Speriamo – Conclude Mazzotta – che questa manifestazione funga da pungolo alla Regione per comprendere le difficoltà che noi subiamo come salentini”.
Gianni De Blasi, Consigliere regionale della Lega parte dallo slogan che L’Italia inizia a Santa Maria di Leuca e non finisce a Bari: “Grazie a Paolo Pagliaro e ai colleghi consiglieri per questa manifestazione con la quale evidenziamo che la tratta Lecce a Leuca è una tratta da terzo mondo e noi vogliamo fare una domanda alla Regione Puglia, innanzitutto vogliamo che solleciti Rete Ferroviaria Italiana, titolare della rete per capire il motivo per cui nonostante 130 milioni di euro già stanziati non siano iniziati i lavori, perché se dovessero iniziare con quella somma avremmo la dimostrazione che c’è la volontà politica di voler elettrificare la nostra ferrovia. Il problema fondamentale è questo. Non vorrei che dietro al fatto che non siano iniziati questi lavori, ci sia la volontà di RFI la volontà di tentennare perché non è rilevante, quindi – Conclude De Blasi – chiediamo che la Regione tratti con RFI e successivamente di stanziare i fondi mancanti”.
Infine Paolo Pagliaro, Consigliere regionale e Capogruppo La Puglia Domani fa il punto della situazione: “Lo avevamo detto che avremmo mappato tutte le criticità della nostra terra, dalle infrastrutture a tutto il resto; abbiamo tanto lavoro da fare, abbiamo iniziato in maniera unitaria ed è bellissimo che il centrodestra sia unito su questi grandi temi e su queste battaglie. Dopo essere stati a Leuca qualche settimana fa per la 275 ci ritroviamo qui e questa è un’altra tappa importante perché vogliamo partite dalle opere già finanziate, e questo è il paradosso, poi passeremo a tante altre opere che non rientrano nell’agenda politica regionale, tipo l’Alta Velocità e ci ritroveremo qui in stazione perché pretendiamo che arrivi a Lecce per collegare il Salento al resto d’ Italia, e d’Europa.
Oggi però pensiamo alla Metropolitana di Superficie, anche questa è una storia infinita. I soldi ci sono ed è giusto che si parta con il primo lotto di investimenti per elettrificare la tratta che va da Martina Franca a a Gagliano del Capo e per collegarsi alla tratta già elettrificata della Bari Taranto. Avremmo in questo modo l’intero tragitto con una mobilità più efficace, più veloce e più sicura, ricordiamo infatti che è inclusa la realizzazione di 2,5 km di barriere antirumore e interventi su 29 passaggi a livello per aumentarne l’affidabilità e i livelli di sicurezza.
Fondamentalmente questa è una barzelletta d’Italia; basta vedere l’immagine delle littorine del Far West – così come le abbiamo denominate – per renderci conto dell’arretratezza e della cattiva gestione di un sistema di infrastrutture che non è al passo con i tempi. Assurdo nel 2021 dover viaggiare a 40 chilometri orari per fare 65 chilometri in due ore e mezzo.
Sottolineo infine di come sia incredibile che l’assessorato ai trasporti da 15 anni è saldamente nelle mani dei baresi. I soldi ci sono, le opere nel nord della Puglia sono state realizzate, ed è inconcepibile che il Salento venga sempre lasciato ai margini. Ho letto oggi le dichiarazioni dell’assessore Maurodinoia che ci racconta di aver scritto delle lettere al Governo. Non ci può bastare una risposta di questo tipo, infatti abbiamo avanzato una richiesta di Interrogazione perché riteniamo che le somme stanziate debbano essere utilizzate per iniziare quest’opera e stanziare le restanti somme per concludere i lavori. Consideriamo – Conclude Pagliaro – che il piano regionale dei trasporti nel 2010 ha previsto un miliardo e 200 milioni per la Stazione di Bari come stazione di testa dell’Alta velocità ed è incredibile che non si trovino 50 milioni per questa opera strategica importantissima per il Salento”.
Ed il viaggio lunghissimo è terminato a Gagliano del Capo dove il sit-in molto partecipato ha mosso gli ultimi passi prima di sciogliere le righe in attesa che la Regione si muova e risponda all’interrogazione.