Verso Crotone-Lecce, Baroni: “Avversario che pratica un calcio dinamico e aggressivo. Ci sarà da correre”
LECCE – Alla vigilia della sfida contro il Crotone, il tecnico del Lecce Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa ai microfoni del club salentino:
“Strefezza mi aveva detto che stava bene, la mattina della gara ha fatto un accertamento strumentale e si è visto un leggero edema. Il ragazzo mi ha dato la disponibilità, ma siccome è arrivato da poco, considerando le sue caratteristiche muscolari, mi sono assunto la responsabilità di non rischiarlo. Per quanto riguarda Majer è una situazione diversa, ha un problema tendineo. È andato in campo con un antidolorifico. Abbiamo fatto un accertamento questa mattina e non si evinceva nulla. È uno stato infiammatorio che dobbiamo gestire. È una situazione che terrò in considerazione in virtù dei pochi giorni di recupero. Tuia sta bene, ha preso una ginocchiata forte sul collaterale che lì per lì gli ha dato fastidio. Ha svolto l’allenamento ed è disponibile. Bjarnason? Lo sto aspettando, è un ragazzo che è arrivato e si è messo a disposizione, è cresciuto molto sull’intensità mentale. La differenza sul nostro calcio sta nel tatticismo e nella velocità di gioco. È un giocatore importante.
Barreca? Volevo dargli minutaggio, sono convinto che può darci una mano importante. In ogni ruolo dobbiamo avere alternative di livello, il campionato è lungo ed estenuante. Lo stesso vale per Meccariello, in quel momento avevo bisogno di sfruttare le palle inattive, infatti sul gol finale la deviazione è sua. Calabresi? Ha fatto molto bene, mi è piaciuto l’atteggiamento, è entrato con grande voglia. Adesso devo valutare le poche ore di recupero, ha speso tanto ed è uscito con i crampi. Hjulmand? Quando troviamo squadre che gli fanno la partita addosso, marcandolo sempre, bisogna trovare delle soluzioni. Quando parte da dietro non riesce ad entrare nella costruzione, ma deve essere bravo a uscire dalla prima pressione. È una situazione sulla quale dobbiamo lavorare. Rodriguez? Abbiamo un sistema di gioco che prevede quattro difensori, due esterni offensivi e una punta. Possiamo giocare con un giocatore dietro la punta e con due centrocampisti, oppure con un vertice basso, abbiamo le qualità per fare entrambe le cose. Dipende anche dall’avversario, è una soluzione con la quale si può partire dall’inizio oppure a partire in corso”.
Il discorso si fa poi più generale: “Como e Alessandria sono state partite particolari. Si sono messe in discesa dopo aver trovato il gol ma poi ci siamo fatti riprendere. Sono situazioni che nel corso di una stagione avvengono ma poi non si devono ripetere. Nelle partite casalinghe gli avversari non hanno fatto molto per farci gol. Sono episodi che fanno parte della crescita della squadra”.
Una nota conclusiva, poi, all’avversario: “Il Crotone è una squadra che pratica un calcio dinamico, aggressivo. Ci sarà da correre, lo sappiamo. Domani bisogna andare su un campo non facile, contro un avversario di livello. Dobbiamo farci trovare pronti. Veniamo da un risultato che per come è arrivato dà convinzione e morale. Ci sono i presupposti per fare una partita di grande intensità fisica e mentale. La squadra nell’ultima gara ha prodotto 28 cross e 52 ingressi in area. Bisogna avere maggiore percezione delle zone di vantaggio. Giocare contro squadre schierate non è mai facile”.