TAVIANO (Lecce) – Una narrazione della città, delle sue bellezze, delle sue peculiarità, delle sue attitudini. Del suo passato e del suo presente, nonché delle sue aspirazioni per l’ avvenire. Tutto questo è ” Arti e Fiori” a Taviano; l’ evento più atteso dell’ estate, organizzato dall’ Amministrazione Comunale, che coniuga teatro e musica, ma che ambisce soprattutto a mettere insieme e a dare rilevanza a quelle che sono le attività sociali precipue del comune salentino: i fiori e l’ artigianato. E saranno proprio gli addobbi artistici e floreali una delle attrattive della manifestazione, il 30 e 31 agosto e l’ 1 settembre all’ interno del centro storico, espressione del florovivaismo che, insieme a quello dell’ ortofrutta, è il settore trainante dell’ economia locale; ” attraverso tali iniziative – spiega infatti l’ assessore alla floricoltura Salvatore Rainó – intendiamo rilanciare dei comparti per i quali i nostri mercati , quello floricolo e quallo ortofrutticolo, sono tra i primi nel Salento e in tutta la Puglia”.
Apertura del sipario venerdì prossimo 30 agosto, ore 20,00 in piazza del Popolo dunque, per una kermesse la cui direzione artistica, per la seconda edizione consecutiva dopo il successo dello scorso anno, è stata affidata ad Alberto Greco e alla Poiefolá – Costruzioni Teatrali di Gallipoli; e ad inaugurarla, in virtù del coinvolgimento anche del Teatro Pubblico Pugliese, sarà un ospite di eccezione: l’ attore Biagio Izzo, che intratterrà il pubblico con una sua divertente piece teatrale Un Italiano di Napoli – One Man Show, ” dal momento che – tiene a sottolineare Antonella Previtero, presidente del Consiglio Comunale e una delle organizzatrici insieme a Rainó e alla consigliera Paola Cornacchia – il teatro, soprattutto negli ultimi anni con la nascita anche di diverse compagnie locali, è diventato un’ arte di comunicazione e di riflessione, e certamente uno strumento espressivo di molti tavianesi, e l’ interesse per la cultura, è stato sempre un aspetto peculiare della città, e talora elemento di riscatto e di crescita che ha affinato le capacità critiche, di logica e di riflessione, oltre alle capacità di interpretare i tempi costituendo così il vero volano di sviluppo di una comunità “.
Il 31 poi sarà la volta di ” Alla Corte delle Fole”, un originale spettacolo a cura di Poiefolá, che verrà replicato anche nella serata dell’ 1 settembre e sempre in piazza del Popolo. In piazza San Martino invece, rispettivamente nelle serate del 31 e dell’ 1, è prevista l’ esibizione dei gruppi musicali: Brass Reunion, con la direzione artistica di Francesco Leone, e di In… Canto – musica d’ autore.
La parte più antica della città pertanto come suggestiva location della rassegna; ” un centro storico – aggiunge Paola Cornacchia, consigliera delegata alla valorizzazione dello stesso e alle attività produttive – che al di là del fascino conferitogli dalle composizioni decorative per la circostanza, siamo comunque impegnati a riqualificare anche strutturalmente, rendendolo godibile in ogni suo angolo e appetibile in ogni suo aspetto. Congiuntamente al suo rilancio, e anche grazie ad appuntamenti cone Arti e Fiori, diamo risalto altresì alle nostre attività commerciali e alle nostre botteghe artigianali talora retaggio di antichi mestieri che hanno saputo adattarsi all’ innovazione, e resistere tuttavia alle sirene della massificazione, del ribasso e del dozzinale, continuando ad offrire prodotti di qualità e manufatti di gran pregio. Il nostro mercato, rispetto a quello algido e asettico offerto dalla moderna tecnologia, insiste ancora sulla contrattazione e sullev relazioni che sono poi ‘ l’ oro di Napoli ‘ dei nostri piccoli centri”.
E di ” umane relazioni, specie tra concittadini, che occasioni di incontro come Arti e Fiori tendono ad incentivare ” parla anche il sindaco Giuseppe Tanisi : ” una manifestazione per sua natura emblematica della nostra Taviano, il vertice di un ricco e variegato calendario di manifestazioni estive, ma soprattutto una relazione con la nostra storia, con il nostro dinamismo imprenditoriale, con la nostra cultura, e infine una relazione tra noi. Ed ogni relazione non può che arricchirci, e contribuire a rinsaldare quel legame di comunità e di appartenenza “.