Surbo: Depositata la bozza di delibera sull’impianto a biometano

I consiglieri di minoranza del Comune di Surbo — Pasquale Paladini, Filomena D’Antini, Martina Gentile e Giuseppe Maroccia — hanno ufficialmente depositato la bozza di delibera relativa all’impianto a biometano in località Mazzarella. La presentazione della bozza risponde alla richiesta del Presidente del Consiglio Antonio Antonazzi, ma i consiglieri sottolineano come questa sia stata avanzata solo dopo che la questione era già stata sollevata pubblicamente attraverso la stampa.
“È difficile non pensare che si stia cercando qualsiasi mezzo per evitare il dibattito in consiglio comunale”, affermano i consiglieri di opposizione, che da tempo sollecitano un confronto aperto sulla questione.
Gli impegni richiesti nella delibera
La bozza di delibera presentata punta a impegnare il sindaco Fabio Trio, in qualità di massima autorità locale in tema di salute pubblica, a verificare che l’impianto a biomasse rispetti tutte le prescrizioni dettate da ARPA Puglia, necessarie per mantenere l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA). Tra le richieste specifiche vi è anche l’effettuazione di analisi approfondite sulla falda acquifera e sui terreni adiacenti all’impianto, dove il digestato è stato sversato, talvolta oltre i limiti previsti dal Piano di Utilizzazione Agronomica (PUA).
Richiesta di convocazione immediata del consiglio comunale
“Ora non ci sono più scuse”, dichiarano i consiglieri Paladini, D’Antini, Gentile e Maroccia. “Ci aspettiamo che la conferenza dei capigruppo sia convocata immediatamente e che la data del consiglio comunale sia fissata senza ulteriori ritardi”. I consiglieri sottolineano come la questione, sollevata già nel giugno 2023, necessiti di essere affrontata con la massima serietà e tempestività.
Un confronto aperto con il territorio
I rappresentanti dell’opposizione ribadiscono l’importanza di un dialogo aperto e costruttivo con tutti gli attori coinvolti: dalla Provincia di Lecce ad ARPA, passando per i comuni limitrofi come Lecce e Trepuzzi, fino all’Unione dei Comuni del Nord Salento.
“La salute pubblica e la tutela ambientale non hanno confini territoriali e non possono essere ostaggio di logiche politiche”, concludono i consiglieri, ribadendo l’importanza di una collaborazione ampia per garantire la sicurezza e il benessere della comunità.