Scuola: le storie di contrasto alla povertà educativa e alle diseguaglianze educative a Bari, nel quartiere San Paolo
Promuovere il successo formativo e contrastare l’abbandono scolastico a Bari insieme a 750 studenti e studentesse delle scuole medie e superiori. Questo è il cuore di OpenSpace, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e implementato da un qualificato partenariato, con ActionAid come capofila, insieme a tutta la comunità educante del quartiere San Paolo e presentati il 18 maggio. Nell’evento si sono confrontati gli studenti e le studentesse, i genitori, le docenti delle scuole ICS Grimaldi-Lombardi, IC Don Milani e IISS Majorana con i rappresentanti del Comune di Bari. Dal 2018 ad oggi OpenSpace ha rafforzato la motivazione allo studio e le competenze di ragazze e ragazzi grazie ad un’alleanza scuola-terzo settore, basata su un progetto educativo volto alla riduzione delle diseguaglianze educative, all’aumento del benessere e della partecipazione.
Nelle scuole coinvolte forme di apprendimento più motivanti e diversificate sono state sperimentate con gli studenti, mentre le docenti hanno avuto opportunità formative volte a inserire i nuovi strumenti nella didattica e dare continuità alle metodologie adottate. Studenti, docenti, genitori hanno contribuito alla co-progettazione e riqualificazione degli spazi scolastici volti a migliorare le proprie scuole.
Noemi e Giorgia raccontano così la loro esperienza di studentesse all’interno di OpenSpace: “Questo progetto ci ha permesso di partecipare al laboratorio di robotica. Abbiamo imparato a programmare e attivare robot con Arduino. Abbiamo imparato che si può collaborare e lavorare in gruppo per portare a termine un obiettivo comune attraverso l’impegno di ognuno. Abbiamo imparato ad avere pazienza e a ritentare di fronte alle difficoltà. Qualcuno di noi immagina studi futuri nel campo della robotica.”
“La povertà educativa non è legata soltanto alla povertà economica, è dovuta proprio alla mancanza di opportunità e quello che noi cerchiamo di fare a scuola quotidianamente è fornire ai ragazzi delle opportunità… [la palestra dell’innovazione] consente di svolgere delle attività accattivanti e motivanti per i ragazzi… io insegnante ho avuto l’opportunità di toccare con mano la loro creatività cosa che, probabilmente, con la penna, così di primo impatto, non sarei riuscita a conoscere… c’è una frase di Nelson Mandela che a me piace molto, «l’istruzione è l’arma più potente che hai per cambiare il mondo»; e in questo noi ci crediamo” ha dichiarato la Prof.ssa Antonella Taldone, referente del progetto per l’IC Grimaldi Lombardi.
ActionAid, nel corso dell’evento, a nome di tutto il partenariato, ha presentato alcune proposte e richieste al Comune di Bari per dare continuità al lavoro svolto in questi anni. A partire dal rendere costante la riqualificazione degli spazi scolastici, indirizzata da percorsi partecipati. Promuovere una collaborazione tra scuole e altri attori del territorio incentrata sull’animazione della palestra dell’innovazione digitale e su altri spazi analoghi, nell’ottica di un’apertura della scuola verso il territorio di riferimento. Attivare meccanismi di partecipazione dei giovani che partano dalle scuole e agiscano a livello micro-locale. Richieste che sono state prese in carico e che entrano negli assi strategici delle politiche comunali.
“Il lavoro portato avanti in questi mesi, grazie al progetto Open Space, ha restituito alla comunità scolastica e cittadina risultati straordinari, soprattutto di entusiasmo e fiducia nel proprio lavoro e nell’impostazione dell’attività di condivisione e progettazione collettiva. È importante dare ai nostri ragazzi gli strumenti per immaginare il futuro e coltivare la fiducia nell’impegno comune. Questo credo sia il risultato più importante del progetto OpenSpace che ha coinvolto più istituti e studenti di diverse età che si sono cimentati in nuove attività e percorsi di partecipazione alla vita scolastica mettendosi in gioco in prima persona, con le proprie idee e con le proprie attività. Vorrei che un giorno gli studenti di questo progetto possano attraversare questi luoghi che hanno contribuito a migliorare e pensare che nella città di Bari immaginare il futuro significa realizzarlo” ha affermato il Sindaco di Bari, Antonio Decaro.
“OpenSpace dopo 4 anni giunge solo apparentemente al termine. Lo straordinario lavoro sociale, culturale, didattico realizzato dagli operatori e dai docenti con i ragazzi e le ragazze e il processo di comunità attivato con il territorio, fisico e simbolico, e con le istituzioni segna nuovi percorsi educativi possibili di cambiamento. OpenSpace ha attivato un importante processo tra i ragazzi e attori coinvolti da divulgare in altri contesti sociali, capace di ripensare in maniera propositiva i luoghi educativi, formali e informali, le periferie e la città, in un’ottica generativa. Questo è possibile a partire dall’ascolto delle tante proposte arrivate dai ragazzi, favorendo la co-progettazione di spazi pubblici, consolidando gli spazi di confronto istituzionale tra servizi sociali e scuola sul nuovo piano cittadino contro le povertà educative affinché insieme, accanto ai ragazzi, si possa costruire una città più aperta, accogliente, inclusiva” ha dichiarato Francesca Bottalico, Assessora al Welfare, alla Città Inclusiva e Solidale del Comune di Bari.
“La strategia educativa sperimentata con OpenSpace è di grande ispirazione per il Comune di Bari. Nei prossimi mesi daremo seguito al progetto, lanciando un avviso rivolto alle scuole per unirsi al terzo settore per riqualificare e animare uno spazio esterno trasformando in un luogo di comunità co-progettato con gli studenti. Come dimostra l’esperienza OpenSpace, questa alleanza rende più forti tutti specie se unita all’innovazione didattica. L’obiettivo è quello di far sì che in questi spazi ibridi si accolgano e si facciano attività per tutti i bambini, specie per quelli a più alto rischio abbandono scolastico” ha affermato Paola Romano, Assessora alle Politiche educative e giovanili del Comune di Bari.
Storie di cambiamento
Ti insegno a modo mio: la forza dell’educazione tra pari. L’attività di potenziamento didattico con metodologia Lost ha permesso di riflettere sul processo di educazione tra pari: spesso i ragazzi e le ragazze si sentono inadeguati a trasmettere valori e insegnamenti, ma è altrettanto vero che attraverso il gioco e/o specifiche attività educative riescono a trovare, se opportunamente motivati, il giusto canale di comunicazione. Nel tempo si è sperimentato che in questo modo è più semplice affrontare le difficoltà scolastiche. Lo dimostra l’esperienza di Carlo e Luigi, due studenti rispettivamente di 11 e 14 anni che si sono trovati come altri loro coetanei a sperimentare la DAD. Supportare gli studenti nelle attività didattiche e nello svolgimento dei compiti, laddove vi fossero problematicità, è stato il compito non semplice degli educatori. Carlo era in notevole difficoltà rispetto allo svolgimento di alcuni esercizi di matematica e questa difficoltà veniva espressa attraverso un atteggiamento taciturno e di forte sconforto. Luigi ha subito colto il bisogno del compagno e “insegnando e spiegando a modo suo la lezione”, dopo un primo momento di incredulità, ha visto Carlo impugnare carta e penna e cominciare a svolgere gli esercizi di matematica seguendo le indicazioni ricevute. Carlo ha rotto il suo silenzio e ha mostrato nuovamente interesse per la materia. L’entusiasmo di Luigi per aver aiutato il compagno e la soddisfazione di Carlo hanno rafforzato la crescita personale e formativa dei ragazzi oltre che ad aver emozionato e arricchito l’esperienza degli operatori.
Il progetto “OpenSPACE: Spazi di Partecipazione Attiva della Comunità Educante” ha sperimentato un modello integrato di attività di contrasto alle diseguaglianze educative in 4 città italiane (Milano, Bari, Reggio Calabria e Palermo) attraverso il miglioramento dell’accesso a un’istruzione inclusiva e di qualità per preadolescenti e adolescenti, in particolare per quelli appartenenti a famiglie in difficoltà. Il capofila è ActionAid e i partner Fondazione Albero della Vita, Fondazione Mondo Digitale, Junior Achievement, Cittadinanzattiva, Mario Cucinella Architects, Arteteca/ Inward, FEDERGAT, Fondazione Giovanni Paolo II, Bayty Baytik; il soggetto valutatore è LEAP/ Bocconi.
Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org.