Rizzo replica a Nitto: “L’idea dello screening a studenti e personale scolastico? Valutata già mesi fa ma strada non percorribile”
La Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Novoli, Simona Rizzo, risponde alla mozione dei consiglieri di opposizione Nitto, Gravili e Pella.
Varrebbe la pena ringraziare i consiglieri di opposizione Nitto, Gravili e Pella per la proposta di screening gratuito al personale della scuola e agli studenti. Varrebbe la pena. Se fosse un’idea nuova e, soprattutto, se non ci fosse stato già un confronto con la Asl Lecce; un confronto che ha portato l’Amministrazione Comunale di Novoli a soppesare i disagi che sarebbero scaturiti dall’iniziativa e, infine, a desistere dall’attuare il programma di screening per non creare ulteriori problemi ai cittadini.
A rispondere alla mozione avanzata da alcuni consiglieri di minoranza è la presidente del Consiglio Comunale di Novoli, Simona Rizzo: “effettuare uno screening sulla popolazione studentesca non è certamente un’idea insensata, io stessa lo avevo ipotizzato già un paio di mesi fa, prima del rientro dei ragazzi dalle vacanze natalizie, iniziativa in linea con le attività per contenere la diffusione del virus SARS-CoV2. L’idea era quella di fare il test antigenico rapido in modo da rientrare in maniera sicura. Purtroppo, però, come Amministrazione Comunale abbiamo dovuto escludere quasi subito la possibilità di procedere, in seguito al confronto avuto con la ASL di Lecce.
Sia il Direttore amministrativo che il Direttore del Dipartimento (contattati personalmente da me) hanno spiegato la procedura dei test, che a Lecce è un po’ diversa da quella adottata dalle altre ASL. Occorre sapere che la ASL Lecce non interviene sui test antigenici rapidi ma solo sul tampone molecolare positivo, analizzato nei laboratori accreditati. Pertanto, qualora il test antigenico rapido risultasse positivo, la ASL non proseguirebbe l’indagine con il tampone molecolare gratuito e quindi il cittadino si vedrebbe costretto a svolgere le ulteriori indagini privatamente con oneri a proprio carico.
Ecco perché l’iniziativa non può essere svolta senza un preventivo accordo di collaborazione con la ASL di appartenenza. Ed ecco perché semmai si potesse superare l’ostacolo di reperire, con oneri a carico del Bilancio Comunale, i test antiigienici rapidi e si potessero individuare i locali in cui effettuare i test, reperendo poi anche il personale medico e paramedico per lo svolgimento dei test antigenici, impossibile sarebbe garantire la prosecuzione delle indagini gratuite in caso di positività al test da parte della ASL Lecce.
Queste sono le condizioni che mi hanno costretta ad uno stop: perché non posso pensare che la popolazione si debba accollare questi oneri.
Per questi motivi e anche per l’assenza di personale addetto, abbiamo dovuto, insieme all’Amministrazione Comunale, abbandonare l’idea di procedere con questa iniziativa. Ripeto, seppur considerata da subito “nobile e valida” come proposta, la nostra non è stata un’iniziativa che il Direttore del Dipartimento della Provincia di Lecce ha potuto avallare.
Suggerisco, quindi, prima di fare delle mozioni, di informarsi sempre e di accertarsi che ci sia l’effettiva fattibilità di quanto si propone.”