Ristori agli ambulanti, Pagliaro: “4 milioni divisi fra tutti sono solo elemosina. Volevamo dare sostegno ai fieristi fermi da un anno”
“Non giochiamo sulla pelle delle persone. Un ristoro non è un’elemosina. E se – come ha ribadito l’assessore Delli Noci – non ci sono le risorse per integrare i 4 milioni di euro che stanziammo a dicembre scorso con un emendamento alla legge di bilancio, dividere quei ristori fra tutti i 15.500 ambulanti pugliesi vuol dire destinare un contributo di appena 250 euro a testa. Briciole. E non era questo il senso del nostro intervento. Volevamo destinare quelle risorse agli ambulanti che operano nelle sagre, nelle fiere e nelle feste patronali, sospese ormai da un anno. Lavoratori che non hanno incassato un solo euro in tutti questi mesi”. Lo dichiara il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani, presidente Movimento Regione Salento.
“Oggi, – aggiunge – con un emendamento, che non era nemmeno previsto nell’ordine del giorno del Consiglio, si è stravolto il senso di quell’intervento votato a dicembre. Fatta salva la prerogativa dei consiglieri regionali di presentare emendamenti anche estemporanei, ribadisco il mio pensiero, in coerenza con quella che era stato l’indirizzo dell’intero Consiglio: allargare la platea dei beneficiari dello stanziamento una tantum di 4 milioni di euro, senza avere i 30 milioni che, come ha dichiarato l’assessore Delli Noci, sarebbero necessari per distribuire un ristoro congruo pari a 2mila euro pro capite, va a polverizzare il nostro aiuto. È questione di dignità. Non vogliamo alimentare guerre fra poveri, ma ritenevamo e riteniamo giusto assegnare un ristoro a chi più non ha potuto lavorare, rispetto a chi ha invece continuato a partecipare ai mercati, sia pure con tutte le restrizioni dovute al Covid”.
“Non siamo banderuole e non cambiamo idea: – conclude Pagliaro – senza risorse decorose per sostenere tutti, i 4 milioni di euro stanziati a dicembre diventeranno gocce nell’oceano, che non andranno a dissetare nessuno”.