Raccolta funghi: il decalogo della Asl. Nel 2020 otto consulenze per intossicazioni
Come dire di no a una scorpacciata di funghi: saporiti e versatili, si adattano a tantissime ricette.
Nessun pericolo se si acquistano al supermercato o al verduraio di fiducia quelli coltivati. Diverso il discorso se si va a cercare quelli spontanei: ci può scappare il gustoso porcino, ma anche la temibile Amanita o altro genere tossico. Particolare attenzione va prestata ai sosia, ovvero a quei funghi che assomigliano alle varianti commestibili ma sono invece pericolosi per la salute e la vita dell’uomo.
A tal proposito, la Asl ha diramato in queste ore una nota invitando alla prudenza.
All’interno del Dipartimento di Prevenzione della ASL Lecce, fa sapere l’Azienda sanitaria, operano i Servizi Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) Area Nord (Lecce) e Area Sud (Maglie) nei quali sono istituiti i Centri di Controllo Micologico (o Ispettorati Micologici) che svolgono la loro attività istituzionale nel campo della prevenzione delle intossicazioni da funghi.
A loro è demandato il controllo dei funghi freschi spontanei destinati al consumo diretto (autoconsumo), la certificazione di commestibilità dei funghi freschi spontanei destinati alla vendita al dettaglio e/o alla somministrazione negli esercizi di ristorazione e /o gastronomie, il supporto e consulenza alle strutture ospedaliere e ai medici di medicina generale in caso di intossicazione da ingestione di funghi velenosi, l’educazione alla salute con la partecipazione a corsi di formazione sul tema.
A ridosso delle festività natalizie è importante sottolineare la raccomandazione più importante, ovvero quella di non consumare funghi epigei spontanei freschi che non siano stati controllati dai micologi della ASL.
Ogni anno infatti la maggior parte delle intossicazioni da consumo di funghi epigei spontanei freschi è causata dal consumo di funghi non controllati o da funghi raccolti in luoghi inidonei o da funghi commestibili ma cucinati in modo inadeguato.
Pertanto i Centri di Controllo Micologico (CCM) della ASL di Lecce raccomandano ai cittadini di attenersi scrupolosamente a queste semplici ma fondamentali regole:
1. Non consumare funghi se non sono stati controllati prima da un micologo della ASL;
2. Consumarne in quantità moderate;
3. Non somministrare ai bambini;
4. Non mangiarne in gravidanza;
5. Consumare solo funghi in perfetto stato di conservazione;
6. Consumare i funghi ben cotti e masticarli correttamente;
7. Sbollentare i funghi prima del congelamento e consumarli entro sei mesi;
8. Non consumare funghi raccolti lungo le strade, vicino a centri industriali e campi coltivati;
9. Non regalare i funghi raccolti, se non controllati da un micologo della ASL;
10. Prestare attenzione alla conservazione domestica: nei funghi sott’olio si può sviluppare la tossina botulinica.
Presso i Centri di Controllo Micologico (CCM), negli orari di apertura al pubblico, è inoltre possibile far verificare gratuitamente la commestibilità dei funghi epigei spontanei raccolti; ricevere consigli più adeguati per una raccolta sicura, su come trattare i funghi prima del consumo (pulizia, quali parti non consumare, tempi di cottura, consigli per una corretta conservazione etc.).
Il Centro di Controllo Micologico (CCM) del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) Area Nord si trova a Lecce, in viale Don Minzoni 6/8, Palazzo ex Inam (I° piano stanza 66) diretto dal Dott. Biagio Galante, è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 12.30 alle ore 13.30, tel. 0832/215392 e fax 0832/215398.
Il Centro di Controllo Micologico (CCM) del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) Area Sud, diretto dal Dott Martino Protopapa, è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 9, e svolge la sua attività in tre sedi:
Maglie, via Sante Cezza 5 (sede Pta), email: sian.uo.maglie@ausl.le.it
Casarano: Via Spagna (sede Distretto socio sanitario), email: sian.uo.casarano@ausl.le.it
Gallipoli, Lungomare Marconi (ex Ospedale).
Nel corso del 2020 dai centri micologici della ASL Le sono state rilasciate 85 certificazioni di controllo funghi destinati alla vendita, 136 certificazioni di controllo funghi destinati al consumo diretto, 56 certificazioni di controllo funghi destinati alla distruzione, e sono state effettuate 8 consulenze nei pronto soccorso per casi di intossicazione causata da funghi. Nel 2020 sono 230 le persone formate per divenire raccoglitori occasionali/professionali nei corsi per il rilascio del tesserino. La raccolta dei funghi, sia a scopo professionale che amatoriale, è riservata – ricorda la Asl – ai possessori del “permesso di raccolta”, rilasciato o rinnovato dai Comuni dopo la frequenza di un corso obbligatorio di formazione o aggiornamento.