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Quell’attitudine italiana a non rispettare le regole, dalla strada al covid

7 italiani su 10 ammettono di infrangere le regole del Codice della strada .Tra questi, il 75% si dice “disinvolto” anche rispetto alle norme sanitarie anti-covid.

Sono ben 7 su 10 gli italiani che ammettono di infrangere le regole del Codice della strada e – non sarà un caso – la gran parte di loro confessa di avere lo stesso atteggiamento poco “serio” verso le norme sanitarie anti Covid-19. Lo rivela l’XI° edizione del “Barometro della guida responsabile”, indagine realizzata da Ipsos per la Fondazione VINCI Autoroutes, sul comportamento di 12.400 conducenti di undici Stati dell’Unione Europea.

Stando ai dati, 7 europei su 10 (il 70%) trasgrediscono il Codice della strada e il 70% non rispetta sempre le regole sanitarie. Andando più a fondo si scopre che l’88% dei conducenti fa poca attenzione ai limiti di velocità e il 62% non si ferma al semaforo arancione o cosa peggiore non rispetta il rosso, per non parlare dell’uso degli indicatori di direzione dimenticato dal 51% degli intervistati.

E gli italiani come si comportano alla guida? Secondo il Barometro della guida responsabile il 66% tende a non rispettare il codice stradale e il 75% di questi non rispetta le regole sanitarie. Il 57% degli automobilisti italiani sembra aver compreso che non si devono mai “staccare” le mani dal volante per rispondere al telefono e dichiara di usare il sistema Bluetooth con un aumento di 4 punti in un anno e +14 punti in 5 anni. Tra i comportamenti pericolosi che gli italiani hanno confessato di adottare quando sono alla guida ci sono: non rispettare i limiti di velocità (86%), passare con il semaforo rosso o arancione (50%), non usare le frecce per indicare la direzione di svolta (48%),  il 40% non si ferma allo stop, il 31% sosta in doppia fila, l’8% ammette di guidare anche quando ha superato il limite di alcol consentito senza però sentirne gli effetti, il 5% dichiara di mettersi al volante avendo assunto farmaci che potrebbero alternarne la vigilanza, il 2% si mette in viaggio avendo fumato cannabis o assunto droghe.

E sono sempre più numerosi i conducenti che adottano comportamenti pericolosi legati agli elementi di distrazione: il 65% degli italiani ammette di distogliere lo sguardo dalla strada per più di 2 secondi, il 57% dichiara di telefonare con un sistema di conversazione Bluetooth con altoparlante incorporato mentre guida, il 31% imposta il GPS mentre guida, il 27% invia e/o legge SMS o e-mail durante la guida e il 42% telefona durante la guida usando auricolari o cuffie a fronte di un 21% che telefona mentre guida senza vivavoce.

“Le regole, che si tratti del Codice della strada o delle istruzioni sanitarie, sono spesso percepite più come un vincolo che come una protezione. – dichiara Bernadette Moreau, Delegata generale della Fondazione VINCI Autoroutes per una guida responsabile – Concedendosi dei piccoli “aggiustamenti” delle regole, i conducenti privilegiano il proprio beneficio immediato, trascurano il rischio potenziale di incidenti, e contano sulla propria capacità di controllo per evitarlo. Tuttavia, la grande maggioranza degli incidenti dipende dall’errata valutazione del rischio, associata a infrazioni del Codice della strada”.