Post match Milan – Lecce, Gotti: “Mi tengo lo spirito. Sicuramente dopo questa partita c’è ottimismo per le prossime sette”
Luca Gotti, allenatore del Lecce, in conferenza stampa al termine del match contro il Milan vinto per 3-0 dai rossoneri analizza la sconfitta dei giallorossi:
C’è molto malumore nei confronti dell’arbitro…
“Cercherò di stare fuori da questi discorsi. Analizzerò la partita, visto che il primo degli episodi controversi è già sul 2-0 a fine primo tempo. Dal mio punto di vista, la squadra è entrata a San Siro cercando di dare fastidio al Milan, ma non siamo stati capaci di resistere dopo il primo gol. Non commenterò gli episodi arbitrali. Dico solo che la cosa che mi dà più fastidio è che io in diretta vedo che Almqvist prende una ginocchiata, e sono più distante da altri, e il gioco non viene fermato. È un fatto oggettivo”.
Dorgu alto: come l’ha visto?
“Ho allenato Santon da queste parti: gli facevo fare tutti i tipi di esterno indifferentemente, aveva grande facilità di corso, gestiva bene entrambe le fasi di gioco sia da più alto che da più basso… Con Dorgu ho visto una possibilità di questo tipo. A lui gli ho affidato oggi un cliente fortissimo, ma non mi è dispiaciuto”.
Cosa si tiene di oggi?
“Mi tengo lo spirito. Sicuramente dopo questa partita c’è ottimismo per le prossime 7 partite. MI porto l’atteggiamento della squadra con un sentore buono. Aggiungo: non è sempre facile restare lucidi durante la partita e credo che i ragazzi siano stati anche bravi a non degenerare dal punto di vista disciplinare”.
Avete affrontato Roma e Milan: che partita si aspetta sabato prossimo?
“Mi aspetto una partita bella, tra due squadre molto belle. Non so quanto la componente pressione-nervosismo possa influenzare il livello di calcio”.
Con l’Empoli è decisiva?
“È una tendenza che abbiamo tutti di dire che la prossima è quella importante. Ce ne sono 7. Poi è chiaro che domenica i punti valgono doppio, perché chi li prende li toglie all’altro. Di fatto si ribadisce la regola che la prossima partita è sempre quella più importante”.