Post match Lecce-Salernitana, D’Aversa: “L’inizio di campionato ci avvicina al nostro obiettivo”
LECCE- Nel post match di Lecce-Salernitana, il tecnico del Lecce Roberto D’Aversa commenta la prova dei suoi. Una vittoria con le reti di Krstovic e Strefezza che proietta i giallorossi al secondo posto in classifica:
Mister come commenta questo inizio di campionato?
“L’inizio di campionato è un passo che ci avvicina al nostro obiettivo. Non era facile, dopo Lazio e Fiorentina si poteva pensare che oggi sarebbe stata una partita semplice. Siamo stati bravi a partire forte, abbiamo poi avuto l’occasione per raddoppiare. Dopo abbiamo un po’ smesso di giocare, ma i numeri della partita ci premiano”.
Impressionante l’impatto di Krstovic
“La proprietà e i direttori sono stati bravi nel portare qui un centravanti abituato a segnare in un campionato diverso, partire così forte in Serie A non era semplicissimo. È stato bravo a presentarsi così. È arrivato anche un altro attaccante importante come Piccoli”.
Si è partiti meglio rispetto allo scorso anno
“Non mi piace fare paragoni. La società è stata brava a costruire la squadra e crede nel settore giovanile. Dorgu giocava in primavera e quattro altri giocatori in rosa come lui lo scorso anno giocavano lì. In rosa credo ci debbano stare due giocatori per ruolo perché si affronta un campionato difficile. La società ha operato bene considerando le difficoltà del campionato di quest’anno. Non si possono fare paragoni col passato perché cambiano le situazioni”.
Che ne pensa di questa sosta?
“Mi sarebbe piaciuto continuare, con la sosta molti ragazzi andranno via, ma continueremo a lavorare per migliorare”.
È da migliorare la gestione dei cartellini?
“Sulla gestione dei cartellini più che sui calciatori mi soffermerei sulla gestione dell’arbitro”.
È la sua rivincita personale?
“Da parte mia non ci deve essere nessuna rivincita, non mi piace parlare del mio passato. A Parma abbiamo fatto cose importantissime, anche alla Samp eravamo in corsa per l’obiettivo. Mi fa piacere, avevo voglia di venire a lavorare in una piazza passionale. In un anno e mezzo a casa ho ricaricato le pile, ma come ho detto quest’estate sento di non dover dimostrare nulla”.
Dove si deve migliorare?
“Dobbiamo gestire meglio la palla, prima di giocare la palla lunga vorrei che gli avversari ci aggredissero e invece spesso abbiamo calciato senza aggressione. Pretendo che si giochi con coraggio. Finché abbiamo giocato palla in maniera pulita abbiamo messo in difficoltà l’avversario, quando abbiamo iniziato a calciare in avanti abbiamo creato poco o nulla. Dobbiamo essere bravi tutti quanti. I risultati positivi fanno affrontare in modo migliore l’entusiasmo ma l’entusiasmo non deve trasformarsi in presunzione. Una squadra giovane come la nostra non deve cambiare il modo di interpretare le partite, dobbiamo avere ben chiaro il nostro percorso verso la salvezza. A un certo punto ci stavamo un po’ allungando. Kaba era già ammonito, ho ragionato sul fatto che avesse già preso il giallo e che stavamo perdendo le distanze a centrocampo. Ho messo dentro Gonzalez che ha sempre giocato e Blin che è intelligente e dà equilibrio”