Osservatorio Italiano sulle Partecipate Pubbliche: i dati dell’Istat di oggi confermano l’importanza di questo comparto
“Il nuovo quadro normativo,- spiegano Allegro e Nappi – con il rilassamento dei vincoli dell’art.192 del D.lgs. 50/2016 nel nuovo codice dei contratti pubblici (D.lgs 36/2023) e quindi con una maggiore facilità agli affidamenti diretti a queste società è una prova di maturità per il sistema Italia che impone una valutazione più accurata delle prestazioni effettive delle partecipate. Bisogna, quindi, andare in questo settore ben al di là di visioni di “breve termine”, da politica con la “p minuscola” spesso volte a generare consenso ma non valore sociale per le comunità. Le regole attuali si concentrano sui benefici dell’affidamento in-house e sull’indicazione chiara dei vantaggi, evidenziando la necessità di un sistema di indicatori tempestivo per valutare le performance e il valore sociale generato dalle partecipate pubbliche. Un processo di miglioramento e monitoraggio basato su definizioni precise dei KPI, misurazione periodica dell’impatto sociale, comunicazione trasparente delle performance e accountability è essenziale nel nuovo scenario normativo.
In questa prospettiva, attività di analisi come quella svolta dall’ISTAT sull’Universo delle partecipate hanno un valore importantissimo anche per think tank come il nostro Osservatorio Italiano sulle Partecipate Pubbliche, perché stabiliscono le tendenze macro e ci consentono di cogliere le evoluzioni di questo universo così importante per il nostro paese e che conta oltre 3.500 società e circa 600 mila addetti diretti. Accanto a queste servono analisi più micro e profonde, come quelle che l’Osservatorio Italiano sulle Partecipate Pubbliche ha sviluppato di recente insieme alla Provincia Autonoma di Bolzano che consentono di introdurre valutazioni importanti in primis quelle sulla sostenibilità, l’impatto sociale ma anche le sfide da cogliere e da vincere per l’effettiva evoluzione delle performance di questo sistema e la generazione di valore sociale per le comunità in cui agiscono”.