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Ospedale Santa Maria e Città di Lecce Hospital premiati dalla Fondazione Onda

L’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere assegna anche quest’anno un totale di 4 Bollini Rosa alle strutture pugliesi di GVM. Un importante riconoscimento agli ospedali che si sono distinti per la presenza e la qualità di servizi dedicati, in ottica di genere.

Ospedale Santa Maria di Bari, Struttura Polispecialistica accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, e Città di Lecce Hospital, Ospedale di Alta Specialità accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale, sono tra le strutture premiate quest’anno da Fondazione Onda, entrambe con due Bollini Rosa, per l’impegno nella promozione di un approccio orientato al genere in medicina. In occasione della 10° edizione dei Bollini Rosa, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere ha assegnato il riconoscimento agli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano non solo l’universo femminile ma anche trasversalmente uomini e donne in ottica di genere.

Ospedale Santa Maria e Città di Lecce Hospital si sono distinti per la qualità e appropriatezza dei percorsi dedicati alle donne e per un approccio multidisciplinare che vede le équipe di professionisti di diverse specialità lavorare congiuntamente per la definizione di percorsi di prevenzione, diagnosi e cura specifici per le patologie della donna, con particolare attenzione alla fase di supporto e accompagnamento delle pazienti nelle diverse fasi di cura, o che prevedono un approccio di genere per le patologie che colpiscono sia donne che uomini.

“Ospedale Santa Maria è una struttura che da sempre si contraddistingue per una forte vocazione alla cura della donna – spiega il dott. Giacomo Schinco, Direttore Sanitario di Ospedale Santa Maria -. Espressione di questa attenzione per le patologie femminili è un Percorso Donna integrato che offre assistenza alle pazienti in tutte le fasi dalla prevenzione alla diagnosi, sino al trattamento e al follow-up. Grazie a una Breast Unit composta da un’équipe multidisciplinare costituita da radiologo senologo, chirurgo senologico, chirurgo plastico, radioterapista, anatomo patologo, medico nucleare, nutrizionista, fisioterapista, psiconcologo, e a tecnologie all’avanguardia, possiamo offrire a ciascuna paziente un percorso personalizzato che comprende anche un sostegno psicologico, laddove necessario. Inoltre, da oltre 30 anni Ospedale Santa Maria è un punto di riferimento per il Sud Italia per la diagnosi, la terapia e la ricerca nell’ambito dell’infertilità maschile e femminile grazie a un percorso completo di supporto alla coppia che presenta difficoltà al concepimento: dalla visita ginecologica e andrologica alla diagnostica per immagini, sino alle tecniche di PMA di primo livello (inseminazione intrauterina) e secondo livello (fecondazione in vitro FIVET e iniezione introcitoplasmatica dello spermatozoo ICSI), crioconservazione del seme, degli ovociti e degli embrioni. Altresì importante la diagnosi e la terapia di malattie urogenitali femminili e soprattutto ginecologiche.”

Anche Città di Lecce Hospital fa parte della rete oncologica pugliese integrata con il Servizio Sanitario Nazionale. Qui viene trattata la metà circa dei nuovi casi di tumore al seno che si registrano ogni anno nella Provincia di Lecce. Oltre alla Breast Unit che si avvale di un’équipe multidisciplinare e di servizi di psiconcologia e di counselling oncogenetico, la Struttura è votata da tempo all’attenzione per la medicina di genere e alla definizione di percorsi dedicati alla persona.

“La medicina di genere rappresenta per la nostra Struttura uno strumento prezioso di appropriatezza clinica ed un principio imprescindibile di equità delle cure rispetto ai bisogni di salute della donna e dell’uomo – dichiara la dott.ssa Stefania Donno, Direttore Sanitario di Città di Lecce Hospital, che ha ritirato il riconoscimento in rappresentanza degli Ospedali GVM premiati -. L’essere uomo o donna condiziona sia l’insorgenza che il decorso delle patologie, ma anche la risposta ai trattamenti che in alcuni casi risulta molto differente. Per molto tempo gli studi clinici e farmacologici sono stati condotti prendendo in considerazione soggetti maschili e adattando i risultati alla popolazione femminile, tralasciando quindi le peculiarità dovute alle caratteristiche funzionali, anatomiche e ormonali della donna. La medicina di genere prevede invece un approccio specialistico e multidisciplinare tra le diverse aree cliniche e questa è da tempo una prerogativa dei nostri professionisti. A Città di Lecce Hospital, infatti, sono stati predisposti dei percorsi dedicati per la maggior parte delle patologie per le quali vi è una maggiore prevalenza nelle donne. Tuttavia, la nostra attenzione è rivolta in maniera equa sia alla salute della donna che dell’uomo. Lavorare oggi con professionisti attenti e consapevoli del grande cambiamento che sta avvenendo nella medicina moderna, sempre più attenta alle differenze di genere ma soprattutto sempre più “su misura”, rappresenta un grande punto di forza per fronteggiare le prossime sfide che il nostro Servizio Sanitario si troverà ad affrontare”.

I Bollini Rosa vengono assegnati, dopo attenta valutazione delle strutture ospedaliere, da un Advisory Board presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene e Sanità Pubblica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, sulla base di parametri specifici. In primis, la presenza di specialità cliniche che trattano patologie tipicamente femminili o trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati. In secondo luogo, la tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented. Infine, l’offerta di servizi dedicati all’accoglienza e degenza della donna tra cui il supporto di volontari, la mediazione culturale e l’assistenza sociale e il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.

“Siamo felici che questo riconoscimento ci sia stato riconfermato anche per il 2022-2023, perché premia gli sforzi di tutti noi per la definizione di percorsi di cura sempre più gender oriented – spiega Eleonora Sansavini, amministratore delegato dei cinque ospedali pugliesi di GVM Care & Research -. La medicina di genere per noi non è solo un dovere, ma soprattutto è un valore da perseguire e garantire ogni giorno. Un dovere che perseguiamo anche come Gruppo perché quest’anno sono in totale 4 gli ospedali GVM in Italia che hanno ricevuto questo riconoscimento”.

Per maggiori informazioni a partire dal 10 gennaio 2022 sul sito www.bollinirosa.it sarà possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per regione, con l’elenco dei servizi valutati.