Oltre mezzo milione di pugliesi ha effettuato, a proprie spese, interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica
LECCE _ Oltre mezzo milione di pugliesi ha effettuato, a proprie spese, interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica. Più precisamente sono stati 567.299 i contribuenti residenti in Puglia a fruire degli incentivi fiscali.
È quanto emerge dal nuovo studio condotto dal data analyst, Davide Stasi, che ha elaborato i dati relativi alle dichiarazioni trasmesse dai pugliesi all’Agenzia delle entrate. L’analisi prende in esame ogni aliquota di detrazione – dal 36 al 110 per cento – introdotta al fine di favorire i lavori di recupero del patrimonio immobiliare.
I pugliesi hanno portato in detrazione ben 372 milioni 752mila euro, con la dichiarazione dei redditi 2022. La media è di 657 euro. I bonus continuano a rilanciare l’edilizia e a stimolare la crescita del Prodotto interno lordo (Pil), seppur in misura inferiore rispetto all’anno passato, a causa della continua revisione del quadro normativo, modificato più volte dai numerosi provvedimenti emanati. Nel complesso, però, sono notevolmente aumentati i lavori in casa o in condominio nel corso degli ultimi due anni.
In particolare, le detrazioni per le spese di recupero del patrimonio edilizio ammontano a 320 milioni 308mila euro (per una media di 699 euro) a cui si aggiungono quelle per gli interventi finalizzati al risparmio energetico pari a 52 milioni 444mila euro (per una media di 479 euro).
«Gli interventi – spiega Davide Stasi – hanno riguardato, principalmente, gli edifici costruiti nel decennio 1970-1980; a seguire, quelli del decennio 1980-1990. Dunque, ci sono meno nuove costruzioni, ma più ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche. Il comparto edile cerca di mettersi alle spalle la lunga crisi iniziata nel biennio 2011-2012. Il calcolo – aggiunge Stasi – tiene conto dell’ammontare complessivo delle detrazioni che si riferiscono agli interventi in corso e a quelli degli anni precedenti incentivati dalla forte spinta rappresentata dai bonus recentemente introdotti: su tutti il Bonus facciate (con detrazione al 90 per cento, poi sceso al 60 e da quest’anno abolito) in vigore dal primo gennaio 2020 e il superbonus (con detrazione al 110 per cento, poi sceso al 90) in vigore dal primo luglio 2020. Nell’anno d’imposta 2015, ad esempio, i contribuenti che hanno effettuato interventi di ristrutturazione o riqualificazione energetica erano 380.567 per un ammontare complessivo di 190 milioni 742 mila euro. Un ammontare, dunque, di poco superiore alla metà di quanto portato in detrazione l’anno scorso».
Una parte dei lavori, però, è comunque rimasta fuori dall’ultima dichiarazione dei redditi. In tanti, infatti, hanno optato per la cessione del credito e lo sconto in fattura, soprattutto per quanto concerne il Bonus facciate e il superbonus. «C’è alla base una ragione molto semplice dietro questa scelta – prosegue Stasi – Per molti contribuenti l’imposta da versare all’erario risultava insufficiente per utilizzare in pieno le detrazioni. Non parliamo, poi, degli incapienti o di coloro che non possono detrarre nulla come i contribuenti in regime forfetario. Come sappiamo, il superbonus con aliquota al 110 per cento si traduce in un ammontare molto rilevante di sconti fiscali. Per molti contribuenti, allora, l’unica alternativa è stata la cessione del credito della quale non si trova traccia nelle dichiarazioni. Si spiega, probabilmente, anche così l’intervento del Parlamento nella legge di conversione del decreto Cessioni (decreto-legge numero 11 del 2023): con questo provvedimento è stata data la possibilità ai contribuenti di utilizzare in dieci anni le detrazioni di superbonus. Con dieci rate annuali, infatti, potrà utilizzare la maxi-detrazione una platea molto più ampia rispetto alla rateizzazione in quattro rate che era un’opzione introdotta da gennaio del 2022».
Puglia |
Detrazioni per spese recupero patrimonio edilizio |
Detrazioni per interventi finalizzati al risparmio energetico |
|||||||||
Numero contribuenti |
Var.% contribuenti rispetto anno precedente |
Ammontare detrazioni |
Var.% detrazioni rispetto anno precedente |
Media |
Numero contribuenti |
Var.% contribuenti rispetto anno precedente |
Ammontare detrazioni |
Var.% detrazioni rispetto anno precedente |
Media |
||
Dichiarazioni 2022 (anno d’imposta 2021) |
457.924 |
1,4% |
320.308.000 |
6,2% |
699 |
109.375 |
0,6% |
52.444.000 |
-0,3% |
479 |
|
Dichiarazioni 2021 (anno d’imposta 2020) |
451.752 |
3,0% |
301.706.000 |
8,0% |
668 |
108.720 |
10,5% |
52.610.000 |
8,5% |
484 |
|
Dichiarazioni 2020 (anno d’imposta 2019) |
438.747 |
5,9% |
279.308.000 |
11,7% |
637 |
98.387 |
12,5% |
48.476.000 |
10,8% |
493 |
|
Dichiarazioni 2019 (anno d’imposta 2018) |
414.416 |
6,5% |
249.951.000 |
13,7% |
603 |
87.432 |
13,0% |
43.761.000 |
10,6% |
501 |
|
Dichiarazioni 2018 (anno d’imposta 2017) |
389.053 |
8,3% |
219.862.000 |
14,8% |
565 |
77.369 |
21,5% |
39.560.000 |
23,3% |
511 |
|
Dichiarazioni 2017 (anno d’imposta 2016) |
359.287 |
9,5% |
191.538.000 |
16,4% |
533 |
63.660 |
21,7% |
32.082.000 |
22,4% |
504 |
|
Dichiarazioni 2016 (anno d’imposta 2015) |
328.253 |
164.533.000 |
501 |
52.314 |
26.209.000 |
501 |
Puglia |
Totale detrazioni per recupero del patrimonio edilizio ed interventi di risparmio energetico |
||||
Numero contribuenti |
Var.% contribuenti rispetto anno precedente |
Ammontare detrazioni |
Var.% detrazioni rispetto anno precedente |
Media |
|
Dichiarazioni 2022 (anno d’imposta 2021) |
567.299 |
1,2% |
372.752.000 |
5,2% |
657 |
Dichiarazioni 2021 (anno d’imposta 2020) |
560.472 |
4,3% |
354.316.000 |
8,1% |
632 |
Dichiarazioni 2020 (anno d’imposta 2019) |
537.134 |
7,0% |
327.784.000 |
11,6% |
610 |
Dichiarazioni 2019 (anno d’imposta 2018) |
501.848 |
7,6% |
293.712.000 |
13,2% |
585 |
Dichiarazioni 2018 (anno d’imposta 2017) |
466.422 |
10,3% |
259.422.000 |
16,0% |
556 |
Dichiarazioni 2017 (anno d’imposta 2016) |
422.947 |
11,1% |
223.620.000 |
17,2% |
529 |
Dichiarazioni 2016 (anno d’imposta 2015) |
380.567 |
190.742.000 |
501 |
||
fonte: elaborazioni di Davide Stasi su dati DF |
L’evoluzione normativa delle detrazioni d’imposta
Evoluzione normativa delle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie |
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Periodo |
Riferimento normativo |
Aliquota |
Limite di spesa |
gennaio 1998 – dicembre 1999 |
legge n.449/1997 |
41% |
150 milioni di lire per immobile per persona per anno |
gennaio 2000 – dicembre 2001 |
legge n.488/1999 – legge n. 388/2000 |
36% |
150 milioni di lire per immobile per persona per anno |
gennaio 2002 – dicembre 2002 |
legge n.448/2001 |
36% |
77.468,53 euro per immobile per persona |
gennaio 2003 – dicembre 2003 |
legge n.289/2002 |
36% |
48mila euro per immobile per persona |
gennaio 2004 – dicembre 2005 |
legge n.350/2003 – D.l. n.355/2003 (convertito in legge n.47/2004) |
36% |
48mila euro per immobile per persona |
gennaio 2006 – settembre 2006 |
legge n.266/2005 |
41% |
48mila euro per immobile per persona |
ottobre 2006 – giugno 2012 |
D.l. n.223/2006 (convertito in legge n.248/2006) – legge n.296/2006 – legge n.244/2007 – legge n.203/2008 – legge n.191/2009 – legge n.220/2010 – D.l. n.201/2011 (convertito in legge n.214/2011 |
36% |
48mila euro per immobile per persona |
giugno 2012 – dicembre 2016 |
D.l. n.83/2012 (convertito in legge n.134/2012) – D.l. n.63/2013 (convertito in legge n.90/2013) – legge n.147/2013 – legge n.190/2014 – legge n.208/2015 |
50% (65% per interventi di adozione di misure antisismiche dal 4-8-2013 al 31-12-2016) |
96mila euro per immobile per persona |
da gennaio 2017 |
legge n.232/2016, art. 1, comma 2, lettera c) – legge n. 205/2017, art. 1, comma 3, lettera b) – legge n. 145/2018, art. 1, comma 67, lettera b |
50% (dal 50% con misure variabili per interventi di adozione di misure antisismiche) |
96mila euro per immobile per persona |
Evoluzione normativa delle detrazioni per le riqualificazioni energetiche |
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Periodo |
Riferimento normativo |
Aliquota |
gennaio 2007 – giugno 2013 |
legge n.296/2006, legge n.244/2007, legge n.220/2010, D.l. n.201/2011 (convertito in legge n.214/2011), D.l. n.83/2012 (convertito in l. n.134/2012) |
55% |
giugno 2013 – dicembre 2016 |
D.l. n.63/2013 e successive modifiche con legge n.147/2013, n.190/2014 e n.208/2015 |
65% |
da gennaio 2017 |
D.l. n.63/2013 modificato da legge n.232/2016, n.205/2017 e n.145/2018 |
65% e variabili altre aliquote |
Quadro riepilogativo dei bonus per tipologia di intervento
Segue un quadro complessivo delle agevolazioni fiscali, evidenziando, per ogni tipologia di intervento, i limiti massimi di spesa, le aliquote di detrazione, il termine per la realizzazione dei lavori, i riferimenti normativi.
Ristrutturazioni edilizie |
||||
Interventi |
Limite di spesa |
Aliquota |
Termine lavori |
Riferimento normativo |
Interventi edilizi |
96.000 euro |
50% |
31/12/2024 |
Art. 16, co. 1, del D.L. n. 63 del 2013 |
Bonus facciate |
nessuno |
60% |
31/12/2022 |
Art. 1, co. 219, legge n. 160 del 2019 |
Bonus mobili |
10.000 per il 2022 |
50% |
31/12/2024 |
Art. 16, co. 2, del D.L. n. 63 del 2013 |
8.000 per l’anno 2023 |
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5.000 per il 2024 |
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Eliminazione barriere architettoniche |
50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno; 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari; 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari |