L’iniziativa si unisce alla protesta nazionale che si terrà il giorno prima, mercoledì 25 settembre, davanti al Senato. Oltre ai sindacati, hanno già aderito diverse associazioni locali, tra cui Arci e il Sindacato Studentesco.
I segretari locali di CGIL, Tommaso Moscara, e UIL, Mauro Fioretti, hanno espresso forte preoccupazione per il DDL, accusandolo di voler reprimere la libertà di espressione e di dissenso. Secondo loro, la norma introduce reati penali che puniscono chi occupa spazi pubblici o privati durante le manifestazioni, minacciando direttamente le mobilitazioni sindacali. Essi sottolineano che il DDL prevede il carcere anche per donne in gravidanza o con figli piccoli, oltre a limitare forme di resistenza pacifica.
La protesta si fa portavoce delle preoccupazioni per le condizioni disumane in alcune carceri italiane e per l’inasprimento delle misure securitarie contro i migranti, mentre il governo riduce le pene per i crimini legati alla pubblica amministrazione, che potrebbero favorire infiltrazioni mafiose. “Queste – dichiarano Moscara e Fioretti – sono alcune delle motivazioni per cui è indispensabile mobilitarsi contro un DDL che mette in pericolo la democrazia nel nostro Paese.”