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Nardò, professione Marinaia: le donne protagoniste nelle Forze armate da 25 anni

NARDO’ (Lecce) – Sabato 9 novembre alle ore 10, si svolgerà presso il teatro comunale di Nardò il convegno dal titolo “Professione Marinaia, le donne protagoniste nelle Forze armate da 25 anni” organizzato dal gruppo A.N.M.I. di Nardò con il patrocinio del Comune che per l’occasione sarà rappresentato dal Presidente del Consiglio comunale, Dott. Antonio Tondo, e dall’Assessore alla cultura, Dott.ssa Giulia Puglia.

L’evento si svolge nella ricorrenza dei 25 anni dall’emanazione del Decreto Legge 380/1999 con cui è stato autorizzato l’ingresso delle donne nelle Forze armate. È indirizzato soprattutto ai giovani che intendono conoscere da vicino la Marina militare ma anche per mantenere memoria di come la nostra società è arrivata a rimuovere, di fatto, l’ultimo baluardo che ancora ostacolava l’accesso della donna nella totalità delle professioni della pubblica amministrazione. Interverranno la Professoressa Maria Rosaria Manieri, Senatrice della Repubblica per cinque legislature e testimone diretto dell’iter parlamentare che ha portato all’approvazione della Legge, l’Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, Capo di Stato Maggiore della Difesa dal 2013 al 2015, che ha seguito e curato la riorganizzazione della Forza armata per adeguarla all’ingresso delle donne. Inoltre interverranno alcuni ufficiali donne che ricoprono incarichi di prestigio a bordo delle navi della Marina militare e nelle Capitanerie di porto.

 

Cenni storici:

Il 20 ottobre del 1999 con la legge numero 380 l’Italia si allineava ai Paesi della NATO aprendo le Forze armate al reclutamento femminile. I primi bandi di concorso per il reclutamento nelle accademie militari dell’Esercito, Marina e Aeronautica furono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 4 gennaio 2000 e prevedevano l’ammissione di non più di 20 donne su 100 candidati. Nello stesso anno furono banditi anche i primi concorsi per allieve maresciallo presso le scuole sottufficiali di ciascuna Forza armata.

Successivamente il Ministro della Difesa pro-tempore, Sergio Mattarella, garantì la possibilità di estendere anche alle donne gli arruolamenti nel ruolo dei volontari in ferma breve.