Masseria Ghetta: Fratelli d’Italia non ci sta e presenta istanza di accesso agli atti
Il vice presidente del Consiglio Comunale, Andrea Guido, e il consigliere Roberto Giordano Anguilla vogliono vederci chiaro sulle motivazioni che hanno indotto il sindaco Salvemini all’individuazione del sito di Masseria Ghetta per la realizzazione dell’impianto pubblico di compostaggio.
I due consiglieri dell’opposizione di centro destra vogliono verificare personalmente lo studio di fattibilità, le visure, le idoneità tecniche e tutto quanto è presente nei fascicoli degli uffici Ambiente e Urbanistica, con l’obiettivo di comprendere la reale motivazione che avrebbe portato il sindaco Salvemini a prediligere e proporre la località a nord di Lecce piuttosto che altri siti, ignorando, ad esempio, le proposte dell’Unione dei Comuni del Nord Salento.
“Abbiamo appreso dalla stampa la discutibile decisione di Salvemini. E questo non fa altro che alimentare le nostre perplessità sul suo modus operandi in generale. C’è da chiedersi se il nostro sindaco conosca le problematiche del territorio comunale situato a nord e di quello di Surbo. Si tratta di aree già tormentate dal problema dei fumi di Cerano e dalla presenza di strutture private di trattamento di rifiuti industriali e di svariate cave che negli anni sono state aperte e chiuse. Questa porzione di Salento ne ha già subiti di maltrattamenti. Eccome! Questa grande area che si sviluppa a est e a nord della nostra Zona Industriale, grazie anche al lavoro del GAL Valle della Cupa, oggi è in piena riconversione. Sono stati ripensati i suoi insediamenti storici in chiave ricettivo turistica, sono stai rivalutati i suoi beni artistici come Cerrate ed è stata avviata un’attività agricola di tipo biologico. Parliamo di strutture ricettive bellissime, masserie fortificate riportate agli antichi fasti che producono ricchezza offrendo posti di lavoro nel pieno rispetto del paesaggio e dell’ambiente.
Siamo fermamente convinti che realizzazione di un impianto di compostaggio, con gli odori nauseabondi, i gas naturali sprigionati e le file di automezzi pesanti che talvolta stazionano giorni – e notti – interi in attesa di avere accesso al conferimento, non sia compatibile con lo sviluppo perseguito nell’area di riferimento.
E che dire poi dei residenti dei quartieri situati a nord della città come Borgo Pace, Via Taranto, Viale della Repubblica, Parco di Belloluogo e Santa Rosa? che succederà nelle giornate di tramontana, quando il vento tirerà da nord?
Il sindaco Salvemini da un lato continua a sostenere che la partecipazione sia il comune denominatore di ogni iniziativa dell’Amministrazione ma dall’altro, schizofrenicamente, assume decisioni così importanti non solo per i suoi cittadini ma anche per quelli di due altri comuni senza coinvolgere il Consiglio Comunale. Noi di Fratelli d’Italia affiliamo le armi, pronti a combattere per difendere il nostro territorio”.