Maretta in maggioranza, Rotundo contesta a Salvemini il metodo. Signore prova a pacificare gli animi
LECCE – C’è maretta nella maggioranza del sindaco Salvemini. Nessuna crisi, sottolinea il primo cittadino nell’intervista rilasciata a Quotidiano, ma di sicuro c’è agitazione.
La questione che ha suscitato una presa di posizione critica, nonostante l’invito all’unità da parte dell’assessore Paolo Foresio, è la delibera su Zara inerente il trasferimento del noto marchio di abbigliamento nell’ex Teatro Ariston che ha ospitato la sala Bingo. Punto di dissenso la monetizzazione degli standard urbanistici, vale a dire la quantificazione dell’importo dovuto al Comune per l’impossibilità di realizzare parcheggi nell’area.
Importo che sarebbe poco congruo – troppo basso, poco meno di 600mila euro – secondo le voci polemiche. In altre parole, l’amministrazione avrebbe applicato uno “sconto” un po’ troppo generoso nei confronti della società proprietaria dell’immobile.
Tutto legittimo per Salvemini che attende “chiarimenti” in casa Pd. Ma ecco Antonio Rotundo, capogruppo dem, intervenire sulla stampa locale: “Il problema non è il Pd, ma come si decide in maggioranza”. Questioni di metodo, in altre parole. Ci vorrebbe, a suo dire, una “maggiore condivisione”. Sul singolo punto, del resto, si è dissociato anche il capogruppo di Lcp Pierpaolo Patti. Per Rotundo, in particolare, si sarebbe dovuta seguire una strada diversa, come ad esempio un atto di indirizzo “di valore generale” e non per il singolo operatore.
Ci prova a pacificare gli animi il vicesindaco Sergio Signore, Pd: “Leggo l’intervento di Antonio Rotundo. A differenza di quanto sostiene il capogruppo, ritengo necessario che nei primi giorni di gennaio si tenga un incontro del gruppo dirigente del Partito Democratico per discutere con serenità e franchezza sul rapporto tra il Partito e l’amministrazione comunale del capoluogo, della quale sono vicesindaco”.
Il suo obiettivo, spiega, “è quello di ristabilire una serena unità di intenti e di iniziative da parte del Partito in tutte le sue componenti ed espressioni istituzionali. Siamo impegnati, ricordo, in maniera propositiva e attiva, con ruoli di primissimo piano, nel governo della città di Lecce, a sostegno del sindaco Carlo Salvemini e in coalizione con forze progressiste, civiche e moderate. Abbiamo ottenuto insieme la fiducia dei cittadini al primo turno, una fiducia che ci sta consentendo di cambiare volto alla città dopo vent’anni di governo del centrodestra”.
La sua considerazione è che “l’attività istituzionale del Pd, che è una forza politica organizzata e strutturata a livello nazionale”, debba essere “responsabilmente un valore aggiunto per la stabilità di questa esperienza, rafforzandola”.