L’ultima frontiera del gaming è l’AI Driven Personalisation
È un momento di cambiamento, quello che sta vivendo il gaming, un settore che da sempre guarda al futuro, alla tecnologia, all’innovazione. Una linea programmatica che ha al centro, come sempre, l’esperienza degli utenti, messi al centro della progettazione e della realizzazione di giochi e videogiochi sempre più immersivi, più coinvolgenti, più reali.
Ma come riescono le software house a rimanere al passo con i tempi e soprattutto con le richieste di un pubblico in continuo cambiamento? Come si possono creare e trovare nuove soluzioni, nuovi meccanismi, nuovi procedimenti per rendere il gaming un settore sempre sul pezzo, votato al futuro? il segreto, forse, è tutto nella tecnologia e, in particolare, nell’Intelligenza Artificiale, lo strumento che promette di cambiare le nostre vite e che, in qualche modo, ha già iniziato a farlo.
L’argomento di cui vogliamo parlare oggi è quello dell’AI Driven Personalisation, un termine complicato ma che in realtà si riferisce semplicemente a un approccio di marketing che utilizza l’Intelligenza Artificiale per personalizzare contenuti, prodotti o servizi. L’aspetto rivoluzionario è che questa personalizzazione non viene fatta in maniera casuale, ma in base ai dati e al comportamento degli utenti, migliorando così l’esperienza e aumentando l’efficacia delle campagne di marketing.
Per immaginare un’applicazione di tutto questo possiamo citare i bonus benvenuto senza deposito delle piattaforme online, che abbinano da un lato un approccio derivato dalla gamification, dall’altro la capacità di offrire agevolazioni e sconti proprio per i giochi che più appassionano l’utente. La personalizzazione, nel settore dei casinò online, permette dii valorizzare al meglio il proprio catalogo di giochi, suggerendo ai clienti titoli basati sulle loro precedenti attività di gioco, studiando bene le preferenze di gioco, le abitudini di spesa e gli orari più frequenti, permettendo in questa maniera raccomandazioni mirate.
Personalizzazione, questa è la parola chiave. Un aspetto che può aumentare del 41% l’interazione degli utenti con la varietà di giochi offerti e che oggi riveste un ruolo fondamentale in tutte le strategie di marketing. il rapporto pubblicato da McKinsey del 2021 sottolinea come il 71% dei consumatori si aspetti interazioni personalizzate dalle aziende e il 76% è deluso quando ciò non avviene. C’è ancora però molto da fare, in questo senso, basti pensare che da un lato l’85% dei brand ritiene di offrire esperienze personalizzate, dall’altro invece solo il 60% dei consumatori si ritiene d’accordo con questa affermazione, sintomo che ancora si deve investire sulla personalizzazione.
Un approccio di marketing futuristico, tecnologico e interattivo, con un pizzico però di filosofia economica. La regola di Pareto, economista e sociologo italiano, vissuto tra fine Ottocento e inizio Novecento, è anche conosciuta come principio 80/20 ed è un concetto che si basa sull’osservazione empirica che, in molti casi, circa l’80% degli effetti proviene dal 20% delle cause. Con l’utilizzo della tecnologia AI Driven, insomma, si permette di personalizzare l’esperienza ludica, aumentando il valore del brand e migliorando l’esperienza dell’utente. Una mossa che viene dal futuro, ma che ha radici nel passato.