L’intervista: Di Napoli, Chevanton e Sosa senza dubbi, “Quanti campioni in Serie A ai nostri tempi”
LECCE – Il campionato più bello e difficile del mondo, pieno di fenomeni in ogni reparto. Era questa lo spaccato della Serie A tra la fine degli anni ’90 e gli inizi del 2000, con campioni capaci di segnare un’epoca del calcio italiano e mondiale, un concentrato di giocatori inarrivabili, come ricordano Arturo Di Napoli, Javier Chevanton e Roberto Sosa nel corso dell’intervista di Planetwin365.news pubblicata sulla pagina Instagram del portale di intrattenimento. Il primo a prendere la parola è “Re Artù” che ricorda i duelli con Francesco Toldo: «Era il portiere che temevo di più, ogni rigore contro mi ripeteva ‘Tanto so dove tiri’». Per quanto riguarda i due giocatori più rappresentativi il mancino ex Messina non ha dubbi: “Totti e Del Piero, due campioni di un altro pianeta”.
Per un attaccante come Chevanton, arrivato in Italia dall’Uruguay, la Serie A era l’università dei bomber. «Il mio primo anno in Serie A, nel 2001, guardavo i video di Ronaldo, Roberto Baggio e Vieri, cercavo sempre di imparare qualcosa da loro». Non solo attaccanti fenomenali, ma tanti campioni anche in difesa, ossi duri da superare per un centravanti d’area di rigore come Roberto Sosa. «Nel campionato italiano c’erano Zidane, Totti, Del Piero, ma ti marcava anche gente come Nesta, Mihajlovic, Maldini o Costacurta. In Serie A nei nostri anni trovavi fenomeni in tutti i reparti», conclude “El Pampa”.