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Lecce forza 4: successo rotondo sul Chievo per i giallorossi. Il secondo posto è a solo una lunghezza

LECCE – Ancora un altro poker!  Questa volta a subire quattro sberle da Lucioni e soci sono i gialloblù del Chievo Verona. Dopo la bella prestazione di Reggio Emilia, il Lecce concede il bis  con un’altra sonora vittoria, questa volta conquistata tra le mura amiche del “Via del Mare”. I giallorossi dominano in lungo e in largo nel primo tempo, per poi controllare il risultato nella ripresa resistendo alle offensive ospiti, più concrete nella seconda parte di gara. Successo che proietta Corini e i suoi al terzo posto in classifica ad un solo punto dal secondo.

Per la sfida contro il Chievo, Corini conferma gli undici che hanno vinto a Reggio Emilia: Henderson dietro il tandem Coda-Pettinari. Aglietti recupera Viviani a centrocampo. In attacco De Luca con la novità Di Gaudio.

Lecce subito avanti: palla profonda per Pettinari, l’attaccante giallorosso serve Henderson che di tacco fa un assist per Maggio, l’esterno giallorosso addomestica la sfera e la piazza alle spalle di Semper per il vantaggio giallorosso. Al 21’ il Chievo pareggia: calcio d’angolo di Renzetti, Obi è il più lesto di tutti e gonfia la rete beffando Meccariello in marcatura. Al 25’ Lecce ancora in avanti: corner di Henderson, tiro di Coda da buona posizione, ma la palla è deviata provvidenzialmente in angolo da Rigione. Ancora un corner di Henderson al 26’, sfera a Meccariello che di testa serve Coda, l’attaccante giallorosso controlla e mette la palla nell’angolo per il 2 a 1 giallorosso. Al 38’ il Lecce cala il tris: Hjulmand recupera la sfera a centrocampo e riparte verso l’area di rigore ospite, giunto al limite serve l’accorrente Coda che tira e buca Semper per il 3 a 1. Al tramonto del primo tempo il Lecce serve il poker: traversone di Maggio per Pettinari che di testa inquadra il bersaglio grosso e firma la quarta marcatura per i giallorossi.

Nella ripresa il Chievo spinge subito sull’acceleratore alla ricerca del gol. Marcatura che arriva al 53’ quando Mogos su calcio di punizione trova la giusta traiettoria per infilare Gabriel. Occasione ghiotta per gli ospiti al minuto 61’ : De Luca si presenta da solo davanti a Gabriel che lo anticipa ma nello stesso tempo lo colpisce alle gambe. Per l’arbitro Aureliano di Bologna non ci sono dubbi ed indica il dischetto, nonostante le perplessità dei giallorossi. Dagli undici metri si presenta Leverbe che spedisce in curva. Le ultime emozioni del match arrivano al 40’ quando Lucioni salva su una punizioni di Ciceretti e al secondo minuto di recupero quando De Luca,da buona posizione, di testa manda a lato.

Finisce 4 a 2: i Salentini conquistano il secondo successo di fila dopo la convincente prova di Reggio Emilia. Prestazione maiuscola per Lucioni e soci che lanciano un chiaro messaggio al campionato. Nel prossimo turno il Lecce sarà ospite del Venezia, martedi alle ore 17, reduce dal pari di Ascoli.

 

LECCE-CHIEVO 4-2

LECCE (4-3-1-2): Gabriel – Maggio, Lucioni, Meccariello, Gallo (46′ Zuta) – Majer (46′ Nikolov), Hjulmand, Bjorkengren – Henderson (74′ Mancosu) – Pettinari (62′ Yalcin), Coda. A disp. Bleve, Borbei, Pisacane, Dermaku, Listkowski, Tachtsidis, Rodriguez. All. Eugenio Corini

CHIEVO (4-2-3-1): Semper – Mogos, Rigione, Vaisanen (18′ Leverbe), Renzetti – Viviani (73′ Bertagnoli), Obi (46′ Palmiero) – Canotto (73′ Fabbro), Garritano, Di Gaudio (59′ Ciciretti) – De Luca. A disp. Seculin, Zuelli, Giaccherini, Pavlev, Cotali, Gigliotti, Margiotta. All. Afredo Aglietti.

ARBITRO: Gianluca Aureliano di Bologna (Margani-Rossi C.; Marinelli).

MARCATORI: 9′ Maggio (L), 22′ Obi (C), 25′ e 38′ Coda (L), 42′ Pettinari (L), 53′ Mogos (C)

NOTEAmmoniti: Majer, Pettinari, Maggio, Meccariello, Nikolov (L), Obi, De Luca, Bertagnoli (C). Espulsi: nessuno. Recupero: 2′ pt, 3′ st. Al 62′ Leverbe (C) calcia alto un rigore. Gara giocata a porte chiuse per l’emergenza sanitaria covid19. Il Lecce oggi ha indossato una maglia celebrativa sul modello di quella delle stagioni 1978-79 e 1979-80 per celebrare i 113 anni dalla sua fondazione.

Christian Guarino