Lecce, ci risiamo: bastano pochi minuti per uscire dalla gara
LECCE A San Siro termina 3-0 tra Milan e Lecce. Il risultato è in linea con i presupposti del match: da una parte i rossoneri in ascesa dopo il sorprendente successo nel derby, dall’altra i giallorossi alle prese con le scorie post Parma e Sassuolo. Gli ultimi sette giorni sono stati pesanti per gli uomini di Gotti, che hanno visto sfumare due punti nel recupero coi ducali e sono usciti malconci dai sedicesimi di Coppa Italia; eppure l’approccio davanti a 70mila spettatori è stato positivo… fino ai fatidici cinque minuti di delirio.
I salentini hanno due volti. La squadra vista col Milan è la stessa del KO interno con l’Atalanta e dei minuti di recupero col Parma; si sgretola facilmente, non sa reagire alla prima difficoltà e si scava la fossa da sola. Tuttavia esiste anche un altro Lecce, quello che battaglia in dieci uomini col Cagliari e che per novanta minuti tiene botta all’undici di Pecchia. Al netto delle questioni di campo, Gotti è chiamato a risolvere i limiti che i giallorossi mostrano sotto l’aspetto mentale.
A Udine l’ultima tappa prima della sosta.
C’è da dire che il calendario non ha sorriso al Lecce, che in sei giornate ha affrontato tre top club, la capolista del campionato e due dirette rivali. Atalanta, Inter, Milan, Torino, Cagliari e Parma: i 5 punti in classifica non sono da buttare, il rammarico è che potevano essere tranquillamente 7 con una gestione perlomeno sufficiente dei minuti di recupero nell’ultima gara casalinga. La trasferta di Udine chiuderà un ulteriore ciclo prima della sosta: neppure questo impegno sarà facile, tuttavia sarà obbligatorio muovere la classifica.
Fonte tuttomercatoweb.com