Lavoro: Coldiretti Puglia, oltre 7mila giovani in Puglia hanno scelto di costruirsi un futuro da imprenditori agricoli investendo nella terra. Il settore vitivinicolo quello con grandi opportunità
LECCE – Oltre 7mila giovani in Puglia hanno scelto di costruirsi un futuro da imprenditori agricoli investendo nella terra, dalla coltivazione all’allevamento, dall’agriturismo alle vendite dirette fino alle bioenergie e all’economia green, tanto che nascono in media 18 nuove imprese giovani al giorno. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in occasione dell’incontro a Manduria sulle ‘strategie di sviluppo locale e giovani generazioni’ assieme agli studenti dell’Istituto Tecnico Luigi Einaudi, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia.
“Il maggior appeal del lavoro in campagna si riflette anche sulle scelte scolastiche. Un profondo cambiamento di cui al boom di iscrizioni degli studenti degli istituti professionali in Agricoltura, Sviluppo Rurale, Valorizzazione dei Prodotti del Territorio e Gestione delle Risorse forestali e montane si aggiunge peraltro quella le presenze all’indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria degli istituti tecnici, in aumento del 17%. E il settore vitivinicolo è forse quello che più degli altri può dare impulso e opportunità ai giovani di lavorare e di dare vita anche alle libere intraprese”, ha detto il presidente di Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo.
Nel primo semestre 2022, nonostante gli effetti del Covid e della guerra in Ucraina – aggiunge Coldiretti Puglia – sono cresciute le esportazioni dei vini pugliesi del 16%, con una performance positiva in UK del +121%, in Francia del +44%, in Germania del +27%, in Cina +24% e Svizzera +18%, con un calo solo negli Stati Uniti del -13% e in Giappone del -29%.
I successi dei vini pugliesi continuano nonostante le aziende vitivinicole Made in Italy – sottolinea la Coldiretti regionale – si siano trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori con le bottiglie di vetro che costano più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti. Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua la Coldiretti Puglia – la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%. In generale, secondo il global index Freightos, importante indice nel mercato delle spedizioni, l’attuale quotazione di un container è pari a 9.700 dollari contro 1.400 dollari di un anno fa.
“Con la crisi provocata dal conflitto in Ucraina, il settore agricolo è diventato di fatto il punto di riferimento importante per le nuove generazioni con le aziende condotte da giovani che si sono dimostrate anche le più resilienti, con un aumento medio dei redditi del 5,9%, mentre quelli delle aziende over 35 sono diminuiti dell’1,3%”, ha aggiunto Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.
Ma lo scenario del settore vitivinicolo va analizzato, anche alla luce delle preoccupazioni dei consumatori per il ‘carovita’, a seconda dei canali di vendita su cui le diverse strutture di produzione e commercializzazione indirizzano le proprie produzioni, con la flessione – spiega Coldiretti Puglia – delle vendite nei primi 3 mesi del 2022 nella Grande Distribuzione Organizzata dei vini DOP dell’11,2%e degli IGP del -9.7%, mentre per la ripresa piena delle attività della ristorazione abbiamo un +89% del fatturato nel canale Ho.Re.Ca, dove sono proprio i vini a denominazione al centro dell’offerta enogastronomica.
Una svolta green che ha portato al lavoro nelle campagne pugliesi un esercito di 7mila imprese in Puglia che ha di fatto rivoluzionato il mestiere dell’agricoltore impegnandosi in attività multifunzionali che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.