Istituto Calabrese, punto di riferimento nel campo della medicina nucleare e della diagnostica per immagini
Cure e prestazioni all’avanguardia, punto di riferimento nel campo della medicina nucleare e della diagnostica per immagini, sono gli elementi che contraddistinguono l’Istituto Calabrese sito a Lecce, via San Pietro in Lama – km 3, il cui amministratore è Giuseppe Calabrese.
Si tratta dell’Istituto oncologico salentino di prestigio, noto per la collaborazione di personale qualificato e macchinari innovativi, il cui direttore sanitario è il Dr. Nicola Marco Pisciotta, specializzato in medicina nucleare presso l’università di Bari. È proprio in questo campo che l’Istituto Calabrese è considerato il fiore all’occhiello della medicina pugliese, avvalendosi anche dell’accreditamento istituzionale SSN.
La diagnostica ad elevata tecnologia con PET/CT e gamma camera del centro, per la prevenzione e valutazione delle malattie oncologiche, è favorita dall’utilizzo di macchinari di ultima generazione e nuovi radiofarmaci.
Nello specifico, il direttore sanitario, Dr. Pisciotta, descrive (video/intervista in coda) la PET/CT Discovery IQ che rappresenta l’ultima innovazione in campo di imaging PET/TC e consente la rilevazione di lesioni tumorali più piccole con eccezionale qualità delle immagini. I vantaggi sono relativi non solo al comune esame con 18F- FDG, ma si parla di prestazioni elevate anche con nuovi radioisotopi offrendo, così, un’elevata precisione quantitativa. La PET/CT è un esame total-body e può evidenziare l’esistenza di localizzazioni tumorali in tutto il corpo.
Importante, quindi, parlare di diagnosi precoce e all’Istituto Calabrese questo è possibile grazie anche all’utilizzo di un nuovo radiofarmaco per l’individuazione del tumore prostatico, la stadiazione e la ristadiazione dei pazienti già trattati e per informazioni sulla valutazione della risposta terapeutica. Il Dr. Pisciotta illustra, così, il 18F-PSMA un passo avanti rispetto all’utilizzo della 18-F COLINA. La PET/TC con PSMA si può usare anche con bassi valori del PSA (antigene prostatico specifico); ciò consente comunque di ottenere informazioni più accurate e immediate in merito alla problematica in esame.
Come non menzionare, a fine intervista, la diagnosi precoce delle metastasi ossee; il direttore sanitario dell’Istituto Calabrese descrive la PET/CT con NAF. In sintesi, lo
studio della NAF garantisce l’individuazione di patologie con elevata attività osteogenica (produzione dell’osso), elevato turnover osseo e un’elevata sensibilità anche nelle lesioni osteolitiche. (approfondimenti video/intervista in coda).
L’utilizzo di questi nuovi radiofarmaci, quindi, consente vantaggi di natura diagnostica permettendo al malato oncologico valutazioni sempre più precoci, con una maggiore possibilità di cura.
“Siamo sempre solerti nel rispondere alla richiesta del paziente – esordisce l’amministratore della struttura Giuseppe Calabrese – ma, non sempre è possibile, purtroppo, soddisfare la richiesta dell’esame in convenzione. Su questo non abbiamo opportunità di scelta, non a causa dell’Istituto”.
E prosegue: “È l’amministrazione pubblica che decide il nostro budget e quindi il numero di prestazioni che si possono erogare a carico del Servizio Sanitario Nazionale per questo ne consegue un aumento delle liste di attesa”.
Ciò può solo rammaricare, in quanto, viviamo in un periodo storico in cui non tutti hanno le condizioni economiche per accedere alle prestazioni in forma privata.
“L’Istituto Calabrese è l’unico su tutto il territorio pugliese ad offrire tali indagini, quindi, – conclude – il paziente non è più obbligato a doversi spostare in altre regioni per usufruire di tali prestazioni”.