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Il Mrs si mobilita, sit-in di protesta domenica in località Porto Miggiano contro il parco eolico off shore

Il Movimento Regione Salento alza il muro dell’attenzione e dice fortemente “NO” alla costruzione di un parco eolico galleggiante al largo della costa fra Porto Badisco e Castro, di fronte alla scogliera più alta dell’area protetta Otranto-Leuca.

Infatti, relativa a questo progetto le società Falck Renewable e BlueFloat Energy per conto della società Odra Energia chiederanno l’autorizzazione per l’istallazione di almeno 90 pale galleggianti ad una distanza a partire da 9 chilometri dalla costa.

La contrarietà però non riguarda solo questo progetto ma tutti i progetti che punteranno a costruire simili strutture nel mare regionale perché l’impatto ambientale è devastante.

Uomini e donne, amministratori, sindaci, assessori, dirigenti e militanti del Movimento Regione Salento si ritroveranno domenica 14 novembre a partire dalle ore 10:30 in località Porto Miggiano a Santa Cesarea Terme per manifestare pacificamente contro quello che considerano l’ennesimo sfregio ai danni del Salento.

La manifestazione è aperta a tutti, nello stile e nella filosofia del MRS da sempre legato al valore del pluralismo, e dunque sono invitati tutti a partecipare: partiti, comitati, associazioni, sindaci, amministratori, consiglieri regionali e provinciali, oltre ai parlamentari ed europarlamentari. Questa è una battaglia che deve andare oltre ogni steccato ideologico perché si deve difendere un bene comune, quindi ognuno può partecipare con le proprie bandiere ed i propri striscioni. Uniti si vince.

Inoltre, il Movimento Regione Salento si è fatto promotore, con i propri consiglieri comunali, di una mozione per opporsi al progetto già depositata nelle varie amministrazioni del Salento in cui sono presenti.

La questione è stata portata in Consiglio regionale dal presidente del Movimento Regione Salento, Paolo Pagliaro, consigliere regionale, che ha presentato una interrogazione ed una mozione per impegnare il governo regionale a prendere una posizione netta e chiara contro l’offshore nel mare di tutta la Puglia.

Questa contro l’uso smodato delle energie rinnovabili è una battaglia a tutto campo che adesso si sposta in mare. L’impatto ambientale del progetto richiede una discussione approfondita perché potrebbe rappresentare l’ennesimo danno irreversibile per un territorio già provato e da sempre sfruttato dalle multinazionali.