web analytics

“Idee e Rinnovamento” chiede più sicurezza in via Vecchia Merine percorsa dalla storica Via Francigena

Idee e Rinnovamento, sollecitata da numerosi cittadini circa lo stato di grave pericolosità che versa via Vecchia Merine percorsa, peraltro, dalla storica Via Francigena, scrive al Sindaco di Lecce ed a tutti gli assessori competenti ricordando che in data 6 settembre 2017, all’interno della sala dell’Open Space del Comune di Lecce, i componenti dell’Associazione interistituzionale per la creazione di progetti comuni per il turismo religioso in Salento decisero, per acclamazione, di affidare proprio al Sindaco di Lecce il ruolo di Presidente del comitato promotore per la creazione di progetti comuni per il turismo religioso in Salento.

“Si parlava – dichiara Giancarlo Capoccia, di un progetto pieno di contenuti, dalla messa in sicurezza dei percorsi, dell’installazione di segnaletica dedicata, fino alla promozione di sinergie istituzionali con tutti gli organismi territoriali e non. A distanza di oltre tre anni da quell’annuncio, l’antica strada, conosciuta meglio come via Vecchia Merine, viene percorsa da ignari pellegrini e non, a piedi, ed in bici, mettendo a repentaglio la propria vita”.

“Un itinerario semplice ed emozionante – aggiunge – per scoprire e capire la storia e la cultura di quest’angolo di mondo pieno di insidie ed ostacoli. Invece di ripercorrere l’antico tracciato seguito dall’anonimo pellegrino di Bordeaux che, nel 333 d.C., approdò nel Salento di ritorno dalla Terra Santa, attraversando suggestivi paesaggi salentini, fra ulivi e muretti a secco, macchia mediterranea, cripte e chiese, dolmen e menhir, ci ritroviamo un percorso di guerra con un marciapiede che termina dopo pochi metri dello svincolo via Vernole – Vecchia Merine, una segnaletica carente e/o inesistente, il cavalcavia del ponte che sovrasta la tangenziale senza una banchina pedonale, le barriere metalliche divelte e ancorate, presumibilmente, in maniera non regolamentare con fili di acciaio e una strada dissestata completamente buia costeggiata da rovi e rifiuti”.

“Pensiamo – continua – che creare una rete comune per la via Francigena salentina, rispondendo alla sempre più ampia domanda di servizi, proveniente da coloro che compiono viaggi per motivi e con mezzi diversi da quelli convenzionali, lungo le “vie della fede” del territorio della Puglia meridionale, sia un progetto importantissimo per il nostro territorio ma questo deve tener conto anche della sicurezza di chi percorre quella strada”.

“Per questo – conclude Capoccia – abbiamo chiesto all’amministrazione di Lecce di intraprendere iniziative finalizzate a garantire la pubblica e privata incolumità dei cittadini che percorrono questa importante e storica strada, ripristinando anche le caratteristiche strutturali e funzionali delle infrastrutture stradali presenti e predisponendo sistemi efficienti di illuminazione pubblica”.