I pizzaioli Benigno e Campobasso premiati a Surbo dall’amministrazione Trio
L’amministrazione comunale di Surbo guidata dal sindaco Ronny Trio ha deciso di conferire un riconoscimento simbolico a due concittadini insigniti del primo premio, in occasione della sedicesima edizione di Agro.Ge.Pa.Ciok, la più grande fiera del Sud Italia dedicata al Food and Bevarage, tenutasi all’inizio del mese di novembre.
Lorenzo Benigno e Marco Campobasso, infatti, hanno conseguito il primo premio rispettivamente nella sezione “Pizza Napoletana” e “Pizza Classica”.
I criteri di valutazione hanno riguardato la presentazione, la cottura e il gusto e il giudizio è stato espresso da una giuria composta da cinque esperti, in una competizione cui hanno preso parte tanti professionisti del settore.
Quest’oggi sono stati ricevuti in sala consiliare dal sindaco di Surbo, Ronny Trio e dall’amministrazione comunale, che ha voluto esprimere così la propria soddisfazione per questi due brillanti artigiani, che hanno saputo conquistare gli esigenti palati dei giurati. Accompagnati dai propri familiari e dai maestri pizzaioli Marco Paladini e da Luigi Romano, membri del gruppo Maestri Pizzaioli Gourmet Salentini di Confcommercio, Lorenzo e Marco hanno illustrato le caratteristiche dei loro prodotti, risultati meritevoli del premio conseguito.
La maestria di questi due pizzaioli, del resto, è riconosciuta da tempo: Lorenzo è il giovane pizzaiolo del Titanic Bistrot, conosciutissimo e apprezzato a Surbo, mentre il collega surbino Marco si fa apprezzare presso la pizzeria Paradise di Lecce. Adesso, arriva anche il suggello della Fiera, in una competizione ufficiale importante.
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Trio ha voluto ribadire che la promozione di un territorio si compie anche attraverso la valorizzazione dei suoi talenti: per questa ragione si è voluto organizzare un momento presso il Palazzo Comunale, per tributare il giusto riconoscimento ai due apprezzati pizzaioli e incoraggiarli a fare sempre meglio, per appagare il senso del gusto e anche quello di appartenenza alla comunità surbina.