Galante (M5S): “Modificare il regolamento 9 sull’autismo per avere un unico modulo dagli 0 ai 18 anni”
“La prossima settimana sarà proposta una modifica al Regolamento 9, che attualmente prevede la suddivisione in 3 moduli per altrettante fasce d’età (da 0 a 5 anni; da 6 a 11 anni e da 12 a 18 anni) per le strutture che effettuano trattamenti per i ragazzi con spettro autistico, e verrà previsto un unico modulo che comprenda l’intera fascia d’età da 0 a 18 anni, unificando i posti a disposizione, per evitare alle famiglie i disagi dovuti alla carenza posti accreditati per tutte le fasce d’età. Un problema che abbiamo affrontato in Commissione Sanità con le famiglie dei bambini della fascia d’età dai 6 agli 11 anni che frequentano il CAT di Lecce, che rischiano di subire una riduzione delle ore di trattamento a causa della carenza di posti per quel modulo. Una situazione purtroppo comune a tutte le province pugliesi, per cui andava trovata una soluzione. È in dirittura d’arrivo anche la delibera per modificare i requisiti per accedere al contributo per chi usufruisce dei trattamenti previsti dal metodo ABA, che lunedì prossimo verrà esaminata dal tavolo regionale sull’autismo, inizialmente previsto per oggi. Lo dichiara il capogruppo del M5S Marco Galante che questa mattina ha incontrato la dirigente per gli accreditamenti delle struttture.
“Le maggiori problematiche denunciate dalle famiglie – continua Galante – riguardano la carenza di personale e dei servizi e le liste d’attesa troppo lunghe per la prima visita con un neuropsichiatra infantile, per cui si può arrivare anche a un anno. È importante per questo dare seguito a quanto detto nel corso del convegno organizzato dalla Asl di Taranto, sull’attivazione del corso di laurea in Terapia della Neuropsicomotricità dell’Età Evolutiva, presente in altre regioni, ma non ancora nella nostra. Il corso dovrebbe partire già da quest’anno e chiederò l’audizione del preside della Scuola di Medicina Dell’Erba, del direttore della Asl Colacicco e dell’assessore Leo per capire se siamo nelle condizioni di partire già a settembre. È necessario anche istituire un tavolo sull’autismo in ogni provincia pugliese, che si raccordi con il tavolo regionale, e possa mettere. in rete famiglie, associazioni, ASL, dipartimento Salute per capire come supportare le persone con spettro autistico per tutta la vita, non solo fino alla maggiore età. I tavoli provinciali saranno importanti per raccogliere suggerimenti per migliorare la qualità delle prestazioni erogate e supportare le famiglie anche per quello che riguarda l’inclusione lavorativa. Bisogna continuare a lavorare in sinergia per un ascolto costante delle famiglie che non devono sentirsi sole”.