Ex Ilva – PD: inquinamento e ricatto occupazionale Nota da parte della segreteria di Sud in Movimento
Durante l’ultimo consiglio comunale, nonostante l’apertura da parte del Sindaco e della maggioranza ad una più ampia e approfondita discussione, l’atteggiamento dei consiglieri del PD è stato di pura speculazione politica.
Avremmo voluto evitare di entrare nel merito, per meglio esporre la posizione del movimento nelle sedi opportune ma, considerando l’atteggiamento offensivo dei consiglieri del PD tenuto durante il consiglio, non possiamo esimerci dal sottolineare alcuni aspetti.
Innanzitutto, da esponenti di un partito che solo nelle intenzioni è di sinistra, ci saremmo aspettati non una mera solidarietà nei confronti dei lavoratori, ma soprattutto una prospettiva di sviluppo che vada oltre la monocoltura dell’acciaio senza relegare la classe operaia proletaria a vivere una vita di veleni per loro e per le loro famiglie.
Ovviamente da loro non una parola sulla questione sanitaria, che direttamente impatta sui lavoratori. È chiaro come il sole che, almeno i due consiglieri, hanno interesse a mantenere lo status quo: una produzione che continua ad inquinare un intero territorio in cambio del ricatto occupazionale. Non una parola sulla responsabilità di quel partito, attore e protagonista dei dodici decreti ammazza Taranto; non una parola sulla condizione dei lavoratori che operano all’interno di uno stabilimento che cade letteralmente a pezzi.
Chi legge deve essere consapevole che il PD di Grottaglie è per una continuità produttiva. Ciò significa altri incidenti, altro inquinamento, altri tumori e altri morti.
Peccato che il consigliere Petrarulo, tra un insulto detto al microfono e qualche altro sussurrato, dovrebbe ricordare la sua posizione quando era candidato per le regionali, in un passato alquanto recente (2 anni fa) evidentemente con poca convinzione o per racimolare qualche voto in più, era per il fermo impianti.
Il PD di Grottaglie, e i suoi consiglieri che tanto si stracciano le vesti per un mero rinvio, dovrebbero spiegare alla cittadinanza per quale motivo il loro stimatissimo presidente della provincia Melucci non ha condiviso nessuna strategia con i territori, escludendo nei fatti città come Grottaglie da ogni tipo di decisione per il futuro.
La banalità delle loro proposte, praticamente le stesse posizioni di Lega e FDI, sono lo specchio della politica che questo partito vuole per i cittadini del nostro territorio. Un costante ricatto di un intero territorio tra lavoro e salute.
La solidarietà ai lavoratori, ma in che modo? Lasciandoli in preda a una fabbrica inquinante con l’illusione ( per chi ancora si illude) che qualcosa cambierà? Le prospettive ai lavoratori bisogna darle, ma guardando in faccia la realtà, senza prenderli in giro e senza farli diventare strumento di discussione politica da parte di chi è stato il loro carnefice.
Nessun elemento di novità nelle loro idee, la solita solfa propinata dai vertici del PD sino ad arrivare per osmosi al PD di Grottaglie. Tutto questo senza mai entrare nella fabbrica, nei reparti degli ospedali, senza percorrere le strade con i loro disagi e vuoti.
Non è nel nome di questo PD morente che non possiamo immaginare nuove prospettive per il territorio. Nessuno è più disposto a pagare il silenzio e la connivenza di questa classe dirigente che, per una manciata di potere, vuole continuare a relegare questa terra al nulla e all’inquinamento ambientale. Non sarà certamente nel loro nome se questo territorio continuerà a battersi per i diritti che gli spettano.
Segreteria di Sud in Movimento