Confagricoltura Puglia, Lazzàro: “La crisi del latte mette a rischio le eccellenze pugliesi, serve intervenire presto”
LECCE Confagricoltura Puglia ha preso parte questa mattina all’audizione della IV Commissione consiliare richiesta dal presidente Paolicelli e inerente “aggiornamento in merito al protocollo settore lattiero caseario sottoscritto il 07/10/2021 dall’Assessore Pentassuglia e interventi a sostegno dei produttori del settore agro-zootecnico”
“Oggi anche aziende zootecniche consolidate stanno vendendo i capi e chiudendo le stalle e il rischio concreto è che non rientrino più nel mercato anche quando, speriamo presto, la guerra in Ucraina sarà conclusa” Così il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro che ha preso parte questa mattina all’audizione della IV Commissione consiliare richiesta dal presidente Paolicelli e inerente “aggiornamento in merito al protocollo settore lattiero caseario sottoscritto il 07/10/2021 dall’Assessore Pentassuglia e interventi a sostegno dei produttori del settore agro-zootecnico”.
Al termine dell’incontro, Confagricoltura Puglia ha espresso un plauso all’iniziativa annunciata dall’assessore all’agricoltura della Regione Puglia Donato Pentassuglia di promuovere una “legge ad hoc” con fondi regionali per far fronte alle difficoltà del settore agricolo e di attivare di nuovo la misura 21 del PSR.
Preoccupanti i dati. L’indice dei prezzi alla produzione del latte è aumentato in un solo mese (gennaio – febbraio) del 10,5%; a livello mondiale l’indice dei prezzi agricoli ed agroalimentari del 54%. Aumenti dei mangimi: le crusche costano in media il 49% in più rispetto a un anno fa; i farinacci il 44%, la farina di soia il 35 per cento. Solo nell’ultima settimana il balzo è stato del 10 per cento. I Foraggi sono aumentati in un anno del 23,60%.
“Stiamo perdendo potenziale produttivo – ha detto Lazzàro durante l’audizione – Oggi sono a rischio le nostre eccellenze, penso alla mozzarella di Gioia del Colle o la burrata di Andria e ai nostri formaggi tipici che se prodotti con latti provenienti da altre regioni d’Italia e dall’estero non saranno più quei prodotti di cui tutti dovremmo essere fieri. Dunque, dobbiamo fare in modo che le aziende possano sostenere i costi di produzione, quelli energetici e l’acquisto dei mangimi”.
Il problema è più ampio e globale, “Abbiamo parlato del settore zootecnico ma gli altri settori non soffrono di meno, penso all’ortofrutta, all’olio e alla floricoltura, settore quest’ultimo che sino al 2019 era fiore all’occhiello della nostra Puglia. Siamo la prima regione agricola di Italia – ha evidenziato – quella che produce più occupazione e non possiamo stare fermi davanti a una emergenza economica e lavorativa. Dobbiamo coinvolgere tutti gli attori, compresa la grande distribuzione”.