Commissione occupazioni e Affari Sociali, nuova nomina per l’on. Chiara Gemma
L’onorevole Chiara Gemma, confermata per altri 5 anni al Parlamento Europeo, riceve una nuova nomina a coordinatrice per il Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei nella Commissione Occupazione e Affari Sociali (EMPL) che accoglie «con orgoglio e grande senso di responsabilità».
«Questa nomina rappresenta un riconoscimento significativo del lavoro svolto in commissione EMPL nella scorsa legislatura e un’opportunità per rafforzare ulteriormente l’impegno mio e di Fratelli d’Italia nelle politiche europee in un settore fondamentale per il futuro dell’Unione come quello dell’occupazione e del sociale– afferma l’europarlamentare salentina a seguito della nomina che le permetterà – non solo di fungere da portavoce del Gruppo rispetto ai lavori della commissione, ma anche di assegnare relatori ai dossier e collaborare con anche i relatori ombra per garantire che tutte le opinioni dei membri del gruppo vengano rispettate.
Mi rende oltremodo orgogliosa il fatto che il gruppo ECR abbia 10 membri in questa commissione, 7 dei quali italiani. Un grande risultato per la squadra di Giorgia Meloni in Europa.
Sono altresì soddisfatta per la riconferma nella Commissione Cultura e Istruzione (CULT) e per le nuove nomine nelle Commissioni FEMM (Diritti delle donne e uguaglianza di genere) e ITRE (Industria, ricerca e energia), tutte commissioni strategiche per l’Italia e per l’Unione europea.
È un momento cruciale per l’Europa e credo fermamente che una politica attenta e innovativa nel campo dell’occupazione, così come in quello dei diritti sociali, dell’istruzione, dell’industria e della ricerca possa offrire risposte concrete alle sfide attuali.
Nelle mie commissioni di riferimento lavorerò collaborando strettamente con il territorio e con le istituzioni europee per costruire un’Europa più forte, inclusiva e competitiva.
Sarò una voce attenta e determinata nel rappresentare le esigenze dei cittadini europei, promuovendo politiche che rispondano alle loro necessità e aspirazioni.
È tempo di costruire un’Europa che investa sulle persone, sulle loro competenze e sulle loro passioni»., conclude.