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Comitato Festa Sant’Antonio Abate: “Lasciate fuori comitato e focara dalle beghe politiche”

Il comitato feste Sant’Antonio Abate è stanco dei ripetuti attacchi subiti dal gruppo consiliare di opposizione e dalle neo nate associazioni politiche in vista della tornata elettorale del 2024.

“Ormai da circa un mese subiamo ogni settimana continui attacchi su come è stata organizzata la festa del 2022: ora siamo stanchi. – dichiara il presidente Toni Villani. – Anche in periodo di pandemia abbiamo svolto pienamente ed egregiamente quello che è il compito che spetta al comitato e lo abbiamo fatto in onore del nostro Santo protettore rappresentando tutti i cittadini novolesi”.

“Il comitato non è un organo politico e non vogliamo che si speculi sul nostro operato. – continua Villani – C’è chi parla di “rispetto e valorizzazione della focara” criticando fortemente la scelta della “Focara bianca” e dimenticando che a suo tempo non ha avuto quel “rispetto” che oggi chiede, poiché ha portato sulla focara numeri, cavalli… di tutto di più”.

“Cavalli, numeri e bardature varie che sono state realizzate da artisti internazionali, sotto la direzione del direttore artistico, e che hanno avuto dei costi: ma quali sono stati i benefici portati alla comunità novolese e alla “Fondazione”, che sappiamo bene che fine ha fatto?”. Si chiede Toni Villani. “Forse se la “focara bianca” fosse stata realizzata da un’artista internazionale, con una parcella da pagare, avrebbe avuto più risonanza?”

“La nostra “Focara bianca” è stata rispettosa e valorizzante – sottolinea il Presidente del Comitato – in quanto ha fortemente rappresentato e valorizzato il lavoro svolto da tutti gli operatori sanitari, che negli ultimi due anni sono stati impegnati in prima linea a combattere contro il covid-19, tutti gli operatori sanitari che hanno dato la loro vita per salvare quella degli altri. Personalmente non riteniamo di aver oltraggiato il simbolo della focara ma di averne esaltato il significato simbolico del fuoco.”

“Che dire della “scarpetta rossa” che tanto ha scandalizzato chi sui social difende le donne e poi critica. – sottolinea il presidente del Comitato – La pandemia ha reso indifese tantissime donne vittime di violenza domestica che non potendo uscire da casa si sono ritrovate a vivere spalla a spalla con chi avevano denunciato una situazione “invivibile” ed è per questo per portare all’attenzione dell’opinione pubblica il gravoso problema della “violenza sulle donne” che è stata posizionata la “scarpetta rossa” sulla focara.”

E in merito alla “non processione” specifica: “Non fare la processione non è stato un volere del comitato ma era stato stabilito dalla curia tramite un decreto emesso per contrastare la pandemia. Quello che ci auguriamo che nei prossimi mesi si possano svolgere le processioni religiose a partire da quella del Venerdì Santo per proseguire con San Luigi, il Corpus Domini e la quella della compatrona di Novoli Maria SS. Del Pane.”

“Non vogliamo che la focara diventi campo di battaglia tra le compagini politiche esistenti e quelle che stanno nascendo. La politica deve affrontare i temi che le competono, deve occuparsi dei problemi del paese e a Novoli ce ne sono tanti. Signori politicanti lasciate la Focara e il comitato fuori dai vostri giochi.” Conclude Toni Villani a nome di tutto il Comitato Festa Sant’Antonio Abate.

Il lavoro del Comitato non è terminato il 30 gennaio ma prosegue tutto l’anno. La tradizione della Focara e di Sant’Antonio Abate sarà presente alla prossima BTM2022 che si terrà a Taranto il prossimo mese di aprile e al TTG di Rimini ad ottobre, manifestazioni turistiche di eccellenza che faranno conoscere la festa oltre i confini regionali e nazionali promuovendo la tradizione e incentivando le attività turistico ricreative presenti sul territorio novolese e nei paesi limitrofi. La festa di Sant’Antonio Abate, per la sua attrattiva, deve essere il volano dell’economia locale e il comitato sarà il promotore.