Apofruit Italia inaugura l’ampliamento dello stabilimento di Scanzano Jonico
Il presidente Mirco Zanotti: “Un grande traguardo che ci permette di fare aggregazione, ma vogliamo crescere ancora”.
È stato inaugurato ieri a Scanzano Jonico (Matera), sulla Strada Statale 106 al km 428+300, l’ampliamento dello stabilimento di Apofruit Italia. Questa iniziativa ha permesso alla cooperativa di aggregare, in un unico centro di lavorazione che si estende su un’area complessiva di 40.000 metri quadrati, le attività che in precedenza erano svolte anche in un’altra sede (ora venduta) a circa tre chilometri di distanza.
Ad illustrare nel dettaglio i termini dell’intervento è Ernesto Fornari, direttore generale del Gruppo Apofruit, che spiega: “Innanzitutto, con l’investimento da circa 3 milioni di euro che abbiamo realizzato su questo stabilimento, abbiamo acquisito un’ulteriore visibilità e centralità rispetto a tutta la zona, a vantaggio della logistica, essendo ubicati su un’arteria come la Strada Statale 106. Nel merito dell’ampliamento – prosegue Fornari – abbiamo aumentato la capacità frigorifera di 25.000 quintali, passando da 15 a 40.000 quintali di potenzialità di stoccaggio, con 2 celle per il raffreddamento rapido e altre 7 celle. Abbiamo inoltre razionalizzato completamente la zona di scarico, ristrutturato e rimesso in funzione una palazzina ad uso uffici e realizzato tutte le opere di urbanizzazione primaria (illuminazione, impianto fognario, etc.) sull’intera area dei 40.000 metri quadrati. Questo stabilimento – conclude Fornari – dà lavoro a circa 170 persone e opera su due turni giornalieri”.
Il sito Apofruit Italia di Scanzano Jonico lavora tutto l’anno diversi prodotti, sia biologici che convenzionali, che provengono non solo dalle campagne lucane, ma anche da diverse province della Puglia e della Calabria, rappresentando quindi un hub di riferimento per tre diverse regioni. Alla linea delle fragole che funziona a pieno regime da gennaio a maggio (65.000 i quintali lavorati nel 2021), si sostituiscono poi con l’avanzare della stagione quelle per la lavorazione di pesche, nettarine, albicocche e uva da tavola (40.000 i quintali di uva da tavola processati lo scorso anno), quindi è la volta degli agrumi, con arance, clementine e limoni (50.000 quintali di clementine, 20.000 di arance e 10.000 di limoni lavorati nel 2021).
Nel futuro di questo stabilimento, tuttavia, c’è molto di più, e a parlare dei nuovi progetti è lo stesso presidente di Apofruit, Mirco Zanotti.
“Nonostante l’importante operazione di ampliamento che abbiamo recentemente portato a termine – spiega Zanotti – l’operatività non è ancora ottimale. La situazione attuale ci impone infatti di smontare linee di lavorazione e di montarne altre, a seconda delle produzioni in arrivo. Vogliamo quindi puntare, in accordo con le istituzioni locali, alle quali chiediamo tutto il supporto necessario, a realizzare un altro capannone da circa 3.000 metri quadrati, sempre all’interno della nostra area di 40.000 metri quadrati. Esso sarebbe dedicato esclusivamente alla lavorazione del convenzionale e ci permetterebbe appunto una maggiore razionalizzazione di tutti i processi produttivi. La linea di finanziamento del Psr che ci ha permesso di arrivare all’ampliamento che festeggiamo oggi è esaurita; confidiamo che si possa accedere ad un’altra linea analoga, per un investimento che riteniamo essere nell’ordine di altri 3 milioni di euro. Tutto ciò – conclude Zanotti – sarebbe importante anche dal punto di vista delle ricadute occupazionali, visto che prevediamo, in questo senso, un incremento nell’ordine del 30%”.