Ancora miasmi nei pressi di Masseria Trapanà. A che punto è la convocazione del tavolo tecnico?
“Nella giornata di domenica, anche su segnalazione di alcuni operatori della zona, ho chiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco per spegnere il rogo che divampava da giorni su un terreno, lungo la strada provinciale 236, sul quale era stato sversato il digestato proveniente dall’impianto a biomasse posto lì nei pressi. L’intervento della locale Protezione Civile non è comunque riuscita a spegnere il rogo, in quanto il materiale continua a bruciare, come in una sorta di autocombustione”. – a dichiararlo è il consigliere di minoranza del Gruppo Ora Surbo, Martina Gentile.
“Stiamo continuando a segnalare – aggiunge – la problematica relativa all’impatto odorigeno attraverso la piattaforma messa a disposizione da Arpa, ma ad oggi restiamo in attesa della convocazione dell’ormai famigerato tavolo tecnico, per il quale le minoranze hanno voluto un consiglio comunale più di un mese fa. La lentezza con cui l’amministrazione Trio reagisce alle segnalazioni di un problema così rilevante è davvero preoccupante. Il sindaco dieci giorni fa ha lanciato un video, il cui proposito era probabilmente quello di rassicurare i cittadini, ma ad oggi il cattivo odore è una costante ed è evidente che nessuna delle “promesse” fatte dall’azienda che gestisce l’impianto, da lui incontrata informalmente, come dichiarato proprio nel consiglio del 9 agosto scorso, sia stata mantenuta”.
“Non capisco, infine, perché ci si limiti a chiedere rassicurazioni all’azienda, anziché esercitare le prerogative del sindaco: questo comportamento rimane per me un mistero insondabile.” – conclude Martina Gentile
Nei giorni scorsi, intanto, anche i consiglieri di opposizione che siedono in consiglio a Trepuzzi, vale a dire Alessandra Nicolaci, Oronza Renna, Maria Assunta Sanghez, Giovanni Perrone e la capogruppo Katia Orlandi, sollecitati dai cittadini, hanno protocollato una richiesta di accertamento sulla natura, la provenienza e la pericolosità per la salute pubblica degli eventi odorigeni lamentati, anche attraverso campionamenti olfattometrici e azioni di monitoraggio delle emissioni odorigene.
Insomma, questo è un nodo ancora da sciogliere, ma sono ormai diversi i consiglieri comunali che intendono proseguire in questa battaglia.