Alla scoperta del valore delle donne che guidano le imprese. In Italia solo il 28% dei manager è donna (media Ue: 33%)
L’Italia è ancora una delle prime dieci potenze economiche mondiali, con aziende, grandi, medie e piccole, leader in alcuni settori sia tradizionali, sia avanzati. Inoltre, il nostro Paese è anche una delle principali democrazie del pianeta, con una lunga tradizione giuridica e di tutela dei diritti fondamentali. Ciononostante, continua ad avere un vulnus che nel 2024 appare quasi inspiegabile: il più basso tasso di occupazione femminile nell’Unione Europea (secondo dati del servizio studi della Camera dei deputati del 2022) con il 55% di donne in età lavorative, a fronte di una media Ue di 14 punti superiore, un’occupazione femminile spesso relegata in ruoli secondari e retribuzioni delle nettamente più basse di quelle dei colleghi maschi.
Nel raffronto fra donne e uomini in posizione di vertice, si nota che, nonostante le normative che hanno imposto un minimo di donne nei Cda delle aziende pubbliche e di quelle quotate, in Italia (fonte dati Ue) solo il 28% dei manager è donna, contro una media europea del 33% e picchi superiori al 40% in Slovenia, Svezia (entrambe al 40%), Polonia (43%) e Lettonia (46%).
Guardando specificamente alle donne imprenditrici/titolari di aziende, gli ultimi dati Istat disponibili, aggiornati al 2021, rivelano che nel nostro Paese le donne imprenditrici sono solo il 30% del totale degli imprenditori (con una crescita di meno di un punto percentuale rispetto al 2015) a fronte di una media Ue del 42,2%. Oltre il 90% delle donne imprenditrici è attiva nel settore dei servizi e quasi il 65% (contro il 62% degli uomini) è imprenditrice di sé stessa, cioè senza dipendenti. Nelle società di capitale il dato delle imprenditrici scende al 28%. Tutto ciò nonostante le imprenditrici siano mediamente più giovani, più istruite, più spesso laureate rispetto ai colleghi maschi.
Come superare le resistenze a una reale parità di genere? Quali le qualità maggiori e “originali” che le donne manager e imprenditrici portano nella vita delle aziende? Di tutto questo si parlerà nel secondo appuntamento di Economia sotto l’Ombrellone, in programma mercoledì 21 agosto, a Lignano Sabbiadoro, al Chiosco numero 5, con inizio alle ore 18,30 e a ingresso libero.
All’incontro, che ha come titolo « Rompere il tetto di cristallo: il valore delle donne alla guida delle imprese», partecipano quattro donne che sono con successo alla guida di aziende friulane, leader nei rispettivi settori:
Elisabetta Cois, architetto e cofondatrice di UbiRoom
Elisabetta Gortani, responsabile commerciale Gortani Srl
Federica Gortani, responsabile risorse umane Gortani Srl
Lisa Tosolini, titolare Distillerie Bepi Tosolini
Modera il dibattito Carlo Tomaso Parmegiani, ideatore di Economia sotto l’Ombrellone e direttore editoriale Nord Est dell’agenzia di comunicazione Eo Ipso, che da 14 anni organizza la rassegna estiva.
Al termine dell’incontro, il pubblico potrà incontrare informalmente i relatori in un aperitivo con i vini offerti da Filare Italia.
Economia sotto l’Ombrellone 2024 è organizzata da Eo Ipso con il patrocinio del Comune di Lignano Sabbiadoro e Io sono Friuli Venezia Giulia. Co-main supporter Greenway e Filare Italia. Sponsor: FotoTherm, Digital Security Festival, Bepi Tosolini, Iop Group, Gortani, GLP, Confindustria Udine e UbiRoom. Partner tecnici: Pineta Beach, Lignano Pineta Spa, Hotel Ristorante President, Porto Turistico Marina Uno e Comunità Energetiche.