A San Martino si cantano le tradizioni sulle note di Enzo Petrachi
Giovedì 11 novembre, Enzo Petrachi si esibirà sul palco di Mavi’s a Gallipoli in occasione dei festeggiamenti di San Martino.
A partire dalle 22, il cantautore leccese darà spettacolo presso la nota location salentina in via Pierpaolo Pasolini 11, nell’ambito di un live esclusivo all’insegna del folk e delle tradizioni popolari.
Petrachi canterà i brani più famosi della musica popolare leccese tra cui “Arcu te pratu” e “Mieru, pezzetti e cazzotti”, in un turbinio di emozioni mescolate al vento delle tradizioni. Nel corso della serata si esibirà anche “Roberto”, imitatore e showman che intratterrà il pubblico in un’atmosfera di festa.
In occasione dell’evento artistico organizzato da Ep Music di Andrea Poci verranno rispettate le norme vigenti atte a contrastare la diffusione dal Covid-19. Per info e prenotazioni 360741405
Bio e nuovi progetti
Enzo Petrachi, cantautore salentino classe ’67, nato e cresciuto a Lecce e figlio d’arte del grande Bruno Petrachi. La sua carriera musicale ha avuto inizio nel 1994 esibendosi al piano bar in locali e ristoranti leccesi ma con un repertorio totalmente diverso da quello attuale, ovvero composto da cantanti pop del momento. Dopo la scomparsa prematura del padre, avvenuta nel 1997, Petrachi ha deciso di cambiare rotta e di concentrare le sue energie sul genere dell’amato padre: il folk popolare leccese. Una scelta, consigliata anche dal suo discografico, che si rivelerà presto azzeccata quando, l’anno successivo, verrà pubblicato l’album “Enzo e Bruno Petrachi”, contenente brani simbolici come Mieru mieru, Lu carcere è galera, Stornelli, Torna pe’ sempre, che venderà l’eccezionale numero di 40 mila copie in pochi mesi. Da questo momento in poi, la carriera musicale di Petrachi verterà quasi completamente sul genere del padre, concludendo diversi contratti discografici che lo porteranno ad esibirsi non soltanto oltre il panorama salentino, approdando in varie città d’Italia, ma anche oltre Oceano, a Chicago e a Philadelphia, dove si è fatto notare per la sua rivisitazione sulle note della conosciutissima canzone del “Padrino”. Il repertorio di Petrachi è rappresentato sia da canzoni del padre che da sue personali opere di cantautorato, nella stesura delle quali ha collaborato, fino al 2004, anche con gli autori che parteciparono alla creazione dei brani del padre (Alberto Graziani e Gino Ingrosso); in seguito, le sue collaborazioni con co-autori si sono allargate a Marco Piacente, sfociando nei successi di Salentineddhra mia e Cicciu toccame e al poeta Luca Renna, attuale collaboratore nei suoi nuovi brani Cu te fazzu ‘nnammurare, Sei la più bella, Tu sei fatta così. Oltre a queste importanti collaborazioni, importanti nella carriera musicale di Petrachi sono state soprattutto le canzoni che ha scritto e composto di suo pugno, che lo hanno consacrato emblema della musica folk leccese, come Te ogghiu bene, Palcuscenicu, Ahi papà miu, Terra de sule. Attualmente, Petrachi sta intraprendendo un nuovo progetto di brani inediti, continuando sulla scia delle canzoni folk popolari leccesi, per proseguire il suo intento nell’esprimere i sentimenti di una città che lo rappresenta almeno quanto i suoi brani e quelli del padre rappresentano la città.