Letturisti, sciopero a oltranza. Cgil chiede “condizioni precise” per trattare
BARI – Prosegue a oltranza lo sciopero dei letturisti. La Cgil chiede “condizioni precise” per trattare.
Oggi, in particolare, si è svolto nella sede della Regione Puglia un incontro tra i lavoratori di Gest srl, azienda che gestisce per conto di Acquedotto Pugliese il servizio di lettura dei contatori, e il presidente del Consiglio Regionale, Loredana Capone. A fianco dei letturisti il coordinatore regionale Filctem-Cgil, Franco Giancane che segue da tempo la complessa vicenda.
Durante l’incontro, il sindacato ha esposto i problemi e dimostrato, numeri alla mano, il vantaggio economico dell’internalizzazione del servizio, con un risparmio quantificato come “milionario” rispetto ai costi sostenuti attualmente. Sui 44 lavoratori incombe tra l’altro l’incognita del progetto Smart Metering AQP, che prevede l’installazione dei contatori elettronici.
La presidente del Consiglio Regionale ha assunto l’impegno di convocare un tavolo alla presenza dei vertici di Aqp (che è un’azienda controllata interamente dalla Regione Puglia). Ma, nel frattempo, il sindacato ha spiegato che lo sciopero proseguirà a oltranza, fino a quando, nello specifico, “Acquedotto Pugliese non attiverà un tavolo di confronto su questa vertenza”, spiega Giancane. “Già domani mattina alle 11 ci riuniremo in assemblea con tutti i lavoratori per decidere le prossime mosse”.
Intanto Gest srl lancia segnali di dialogo. Ha pagato 4 delle 5 mensilità arretrate di buoni pasto (manca all’appello quella di novembre) e versato lo stipendio di novembre. Non basta per accontentare i lavoratori: “Ciò per noi significa che la scarsa remuneratività dell’appalto era solo un alibi”, prosegue il sindacalista. “Riprenderemo le relazioni sindacali solo dopo l’accredito della 13esima e dei buoni pasto di novembre e dopo il ritiro delle lettere di contestazione recentemente inviate. Una volta chiariti questi punti daremo la disponibilità a parlare anche d’altro: sicurezza, rimborso chilometrico, vestiario invernale”.
La sicurezza, soprattutto, in tempi di pandemia, appare un punto fondamentale.