Consumi, cibi ultra processati spingono in alto obesità. In Puglia +12%
LECCE In Italia il 14% delle calorie consumate proviene da cibi ultra-processati, un dato che colloca il Paese ai vertici europei per quanto riguarda le migliori scelte alimentari salutari, ma c’è ancora molto da fare, considerato che in Puglia il 12% della popolazione risulta obeso, pari a circa 400mila persone. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base di una ricerca condotta dalla Fondazione Aletheia, think tank scientifico italiano, presieduto da Stefano Lucchini e diretto da Riccardo Fargione, che studia e promuove modelli nutrizionali sani e, sotto la guida del professor Antonio Gasbarrini.
Il consumo di alimenti altamente trasformati – aggiunge Coldiretti Puglia – sta aumentando tra i giovani, in particolare nella fascia d’età compresa tra i 5 e i 30 anni. Si tratta di prodotti come merendine, bevande gassate, snack salati che contengono nella maggior parte dei casi una molteplicità di additivi chimici come coloranti, dolcificanti artificiali e molto altro. Questi additivi seppur considerati sicuri non sono di certo salubri per la salute, soprattutto a causa del cosiddetto effetto cocktail, ovvero la loro assimilazione ripetuta durante la giornata. Un fenomeno che rischia di compromettere la diffusione di modelli nutrizionali sani, come la Dieta Mediterranea, che rappresenta una pietra miliare della nostra cultura alimentare. Il confronto con la situazione negli Stati Uniti rende evidente l’ampiezza del problema.
In Puglia risulta in sovrappeso oltre la metà dei pugliesi, secondo i dati ISTAT sul benessere equo e sostenibile, con il 51,1% che si trova in una condizione di eccesso poderale e di obesità. Secondo la ricerca della Fondazione Aletheia, nell’ultimo ventennio, infatti, le persone obese – afferma Coldiretti Puglia – sono cresciute del 36% e quelle in sovrappeso del 7%. Attualmente, il sovrappeso e l’obesità interessano il 46% della popolazione italiana, pari a oltre 23 milioni di persone in maggiore età, ma la situazione non è rassicurante nemmeno per adolescenti e giovani. Le stime suggeriscono che una riduzione del 20% delle calorie provenienti da cibi ad alto contenuto di zuccheri e grassi potrebbe prevenire fino a 688.000 malattie croniche entro il 2050. A beneficiarne anche l’economia del Paese con una corretta alimentazione che garantirebbe un risparmio di 12 miliardi di euro per i cittadini italiani.
Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare, da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli ‘fatti’ dagli agricoltori, che riparte anche nell’anno scolastico 2024/2025. In Puglia negli ultimi 10 anni – riferisce Coldiretti Puglia – sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 200mila bambini e 480 scuole, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori.
Seguire un’alimentazione equilibrata e fare attività fisica in modo costante sono infatti le semplici regole per mantenere uno stile di vita sano e non aumentare di peso che rappresenta un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l’ipertensione, l’infarto e certi tipi di cancro.