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Mercato immobiliare Puglia: si fermano i prezzi di vendita, crescono gli affitti

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LECCE Il mercato immobiliare pugliese mostra una brusca frenata nel terzo trimestre del 2024 per il comparto delle compravendite, con i prezzi che perdono lo 0,3% dopo essere cresciuti, nell’anno, del 5,2%. Nel comparto dell’affitto, invece, si nota una crescita negli ultimi 3 mesi (+3,2%), seppur più contenuta rispetto a quella annuale (+7,3%)

Queste le principali evidenze tratte dall’Osservatorio trimestrale sul mercato residenziale pugliese realizzato da Immobiliare.it Insights, la proptechcompany del gruppo di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, specializzata in analisi di mercato e data intelligence.

Comprare casa in regione costa, oggi, 1.418 euro/mq di media, mentre per affittarla vengono richiesti mediamente 8,4 euro/mq.

Le principali evidenze di mercato 

Guardando ai principali indicatori di mercato, nel settore delle compravendite crescono sia lo stock sia la domanda di immobili, tanto su base trimestrale quanto su base annua. L’offerta fa segnare, infatti, un +1% nei 3 mesi e un +14,4%nei 12, mentre l’interesse cresce del 2,1% nel trimestre e del 6,7% nell’anno.

Situazione simile anche nel comparto delle locazioni, con crescite diffuse per entrambi gli indicatori. L’accumulo di stock ammonta al +7,8% in 3 mesi e al +34,5% nei 12, di fronte a una domanda che, invece, performa meglio nel trimestre (+14,4%) che nell’anno (+8%)

I principali trend di vendita in regione

La città più cara in regione è Bari, che cresce dell’1,3% nel trimestre e raggiunge i 2.151 euro/mq medi, unico territorio sopra i 2.000 euro/mq. C’è anche un’area che rimane sotto i 1.000 euro/mq, ovvero il comune di Taranto, che tra luglio e settembre perde il 2,7% e si abbassa a 936 euro/mq, valore in assoluto più bassoConsiderando il dato regionale prossimo alla stabilità, l’andamento dei prezzi nel trimestre non è omogeneo, con alcuni territori che osservano degli incrementi, spesso lievi, e altri che invece sperimentano contrazioni, come il comune di Trani (-2,2%)e la provincia di Taranto che, come il relativo comune, perde il 2,7%

L’andamento dello stock in offerta in regione è variegato: si notano infatti alcuni incrementi nel trimestre, come quelli delle province di Taranto (+6%) e Foggia (+5,9%), e altri decumuli, tra cui quelli dei comuni di Trani (-7,5%) e, ancora una volta, Foggia (-3,9%)

Passando alla domanda di acquisto, i valori positivi prevalgono di gran lunga su quelli negativi, ma ci sono alcune eccezioni: l’interesse scende infatti nei comuni di Andria (-3,2%), Brindisi (-1,5%) e Foggia (-0,5%), così come nella provincia di Barletta-Andria-Trani (-5,3%).

I principali trend delle locazioni in regione

Bari si conferma la città più cara in regione anche quando si tratta di affittare, nonché l’unico territorio in doppia cifra, con 11,6 euro/mq di media (+5,2% negli ultimi 3 mesi). Il comune di Trani, al secondo posto, si ferma poco sotto i 10 euro/mq (9,6), con un solido rialzo, pari al +6,2%, nel periodo. L’area più economica è la provincia di Brindisi, con 5,7 euro/mq di media, in forte calo (-14,2%) nell’ultimo trimestre. Altri decrementi nei canoni, seppur più contenuti, si osservano anche in provincia di Foggia (-8,1%) e Lecce (-0,2%), insieme ai comuni di Brindisi (-0,5%) e Taranto (-0,4%).

Guardando agli altri indicatori di mercato, lo stock in affittomostra accumuli diffusi nel trimestre, di cui quello più rilevante nel comune di Andria (+32,3%). Le uniche riduzioni sono quelle dei comuni di Barletta e Trani – giù rispettivamente del 9,4% e del 24,3% – e della provincia di Foggia (-3%).

Anche per quanto ha a che fare con la domanda, si osserva una prevalenza del segno più tra luglio e settembre, con il comune di Foggia a spiccare (+58,2%). Tra i cali, da segnalare quello del comune di Barletta (-42,5%).