Nucleo Ispettivo Regionale, Pagliaro: “Legge-bandierina dei 5 Stelle per barattare il rientro in Giunta”
Il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo di La Puglia Domani, ha espresso critiche verso la proposta di legge presentata dal Movimento 5 Stelle, volta a istituire un Nucleo Ispettivo Regionale (NIR) per controllare le attività di enti, agenzie e società partecipate della Regione Puglia. Durante il dibattito in Consiglio regionale, Pagliaro ha sottolineato diverse incongruenze nella proposta, definendola una “legge-bandierina” creata per finalità politiche, accusando i 5 Stelle di voler barattare il proprio rientro nella Giunta Emiliano.
Pagliaro ha dichiarato di condividere lo spirito di monitoraggio e controllo che la legge si propone, in particolare in ambito sanitario, ma ha evidenziato una lacuna importante: la proposta iniziale escludeva dai controlli le articolazioni del Dipartimento Salute, nonostante l’esistenza del Nucleo Ispettivo Regionale Sanitario (NIRS), che però non include il Dipartimento tra i suoi oggetti di indagine. Questo punto, secondo Pagliaro, è stato successivamente emendato, ma rimane una critica sostanziale alla legge.
Sul piano politico, Pagliaro ha duramente attaccato il Movimento 5 Stelle, descrivendo la proposta come una mossa strategica per riavvicinarsi al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e tornare a far parte della maggioranza e della Giunta regionale, nonostante il distacco plateale avvenuto qualche mese fa a seguito di scandali giudiziari che hanno coinvolto il Comune di Bari e la Regione Puglia.
Il consigliere ha ricordato le dichiarazioni dell’ex premier Giuseppe Conte, che all’epoca aveva parlato della necessità di una “fortissima scossa” e di fare “tabula rasa” della cattiva politica. Tuttavia, Pagliaro ha accusato il Movimento 5 Stelle di tradire il mandato degli elettori, che li avevano votati alle elezioni regionali del 2020 per opporsi al sistema di potere di Michele Emiliano, e di aver accettato di occupare poltrone sia in Consiglio regionale che nella Giunta.
In conclusione, Pagliaro ha definito la proposta di legge una manovra di facciata, paragonandola ai proclami iniziali del Movimento 5 Stelle che promettevano di “aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno” per smascherare le malefatte politiche. Tuttavia, secondo Pagliaro, i 5 Stelle hanno finito per partecipare agli stessi “inciuci” che inizialmente criticavano, pur di rimanere al potere.