Mattone positivo in Puglia nei primi sei mesi dell’anno. Crescono prezzi di vendita, canoni e domanda in entrambi i comparti
LECCE- Il mercato immobiliare pugliese e la città di Bari mostrano segnali positivi nel primo semestre del 2024, con una crescita sia dei prezzi di vendita che dei canoni di locazione. In entrambi i comparti, poi, salgono sia domanda che stock disponibile.
Sono queste alcune delle evidenze emerse dall’Osservatorio semestrale regionale curato da Immobiliare.it Insights, proptech company del gruppo di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia,specializzata in big data e market intelligence per il settore immobiliare.
Comprare casa in regione costa, alla fine di giugno, 1.422 euro/mq di media, con un incremento semestrale che sfiora il 5%. Per affittarla bisogna invece mettere a budget mediamente quasi 9 euro/mq, con i canoni che, nei primi sei mesi dell’anno, crescono leggermente meno rispetto ai prezzi di vendita, del 4%. Tuttavia, la tendenza si inverte nell’ultimo trimestre, con canoni su del 2,3% e prezzi per chi vuole comprare in ascesa dell’1,7%.
Il mercato delle compravendite
Analizzando i principali indicatori di mercato, si assiste a un aumento dell’interesse ma, in parallelo, anche a unaccumulo dello stock offerto in vendita nel primo semestre dell’anno. La domanda cresce infatti del 9,4%, con l’offertache registra un incremento molto simile, del 9,6%.
Segnali positivi per chi mira a un acquisto derivano dai dati di affordability, intesa come accessibilità al mercato, con i single che possono permettersi il 35% degli immobili presenti sul mercato, +2,8% in un semestre, e le coppie oltre il 70%, +1,6% nel medesimo arco temporale. La tendenza in crescita è rispettata anche nell’ultimo trimestre, sia per chi cerca da solo sia per chi lo fa in due.
I trend del comparto delle compravendite città per città
Bari è l’unica città in regione ad aver sfondato il tetto dei 2.000 euro/mq, fermandosi, alla fine del primo semestre dell’anno, a 2.123 euro/mq di media, con un rialzo del 6,1% nel periodo. Il comune di Lecce è invece il territorio che fa registrare l’incremento più alto dall’inizio dell’anno, +11%, unico a salire con valori in doppia cifra. Il comune di Taranto è la sola area in Puglia a restare al di sotto dei 1.000 euro/mq (962 euro/mq di media), affermandosi come la più economica della regione, con una lievissima discesa dei prezzi (-0,1%) nel semestre.
Quasi tutti i territori seguono il trend in crescita della domanda, con il picco rappresentato dal comune di Foggia, dove l’interesse sale quasi del 16% in sei mesi. Tuttavia, le province di Foggia e Taranto mostrano oscillazioni lievemente negative della richiesta, scendendo rispettivamente dello 0,7% e dell’1,3%. Non c’è invece nessuna area pugliese che si allontana dalla tendenza inascesa dell’offerta, con il segno più che domina ovunque su base semestrale.
Il mercato delle locazioni
Come per le compravendite, anche il comparto delle locazioni mostra una crescita sia della domanda che dell’offerta nei sei mesi di apertura del 2024. L’interesse verso gli affitti vede infatti un rafforzamento del 2,4%, con un ulteriore spinta nell’ultimo trimestre (+5,5%). L’accumulo dello stock ammonta invece al +13,2% in sei mesi e al +5,2% nei tre appena conclusi.
I trend del comparto delle locazioni città per città
Anche per gli affitti, la città di Bari resta la più onerosa in regione, con canoni che si attestano sugli 11,8 euro/mq di media, in crescita del 3,1% nel semestre. La provincia di Bari fa invece segnare un andamento negativo nello stesso arco temporale (-0,4%), e non è l’unico territorio a non rispettare il trend di crescita dei prezzi. Diminuzioni si riscontrano anche nei comuni di Andria e Barletta, nella rispettiva provincia (Barletta-Andria-Trani) e nel comune di Brindisi.
L’offerta di affitto, in accordo con il trend regionale, crescenella maggior parte dei territori, anche se vanno evidenziati alcuni discostamenti: lo stock diminuisce infatti nel comune e in provincia di Foggia, e anche nel comune di Taranto. Tendenze invece piuttosto variegate, tra aumenti e diminuzioni, per quanto concerne l’interesse per le locazioni, con le province di Barletta-Andria-Trani e di Foggia a performare meglio.