BARI “Nel primo trimestre 2024, le bollette del gas in Puglia, in molti casi sono aumentate del 300% e alcuni casi anche del 500%. Le nostre sedi territoriali, gli sportelli dell’Adiconsum negli ultimi mesi sono presi d’assalto e le linee telefoniche in alcune ore sono completamente intasate”. Così Emilio Di Conza di Adicosum Puglia riguardo gli aumenti delle bollette che stanno arrivando ai cittadini. “Solo alle nostre sedi e agli sportelli sul territorio di Adiconsum, abbiamo stimato circa 650 contatti telefonici, 250 le persone che si sono recate da noi per la lettura delle bollette e per trovare una soluzione. Alla data del 30 marzo, 230 famiglie hanno espresso la volontà di fare reclamo alle società del gas; 65 sono le richieste di conciliazioni avviate; 53 le richieste di rateizzazione. Dati che da una nostra indagine fatta nel mondo delle 16 Associazioni dei Consumatori presenti in Puglia, aumenta almeno di 10 volte. Tantissime persone hanno espresso la necessità di rivolgersi ai parenti, alle parrocchie e alle associazioni caritatevoli per chiedere aiuto”.
La disperazione di moltissime famiglie è tanta, tra chi è in preda all’isteria e al panico senza distinzione d’età e classe sociale. In alcuni casi il costo della bolletta supera l’importo della pensione o dello stipendio malgrado i primi due mesi dell’anno sono stati sostanzialmente miti, con temperatura superiori alla media stagionale.
Così come molte famiglie hanno espresso la volontà di non pagare per motivi economici.
Complessivamente il dato è destinato a salire, così come è destinato a salire quello della povertà energetica, una condizione che in Italia affligge oltre 2,2 milioni di famiglie pari 7,7% del totale e che in Puglia colpisce oltre il 16% della popolazione, ossia quasi il doppio della media nazionale. Un fenomeno in crescita di famiglie che non riescono a soddisfare i bisogni primari come cucinare, illuminare e riscaldare la propria abitazione, con conseguenze negative anche sulla salute delle persone anziane e soggetti fragili.
Occorre intervenire sull’ARERA (Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente) che deve introdurre urgentemente opportuni e adeguati correttivi per arginare la facoltà di vendere il gas a qualsiasi prezzo senza alcuna limitazione da parte dei player dell’energia, vietare la possibilità di modificare unilateralmente i contratti in corso d’opera e in scadenza in assenza di una comunicazione certificata fatta pervenire all’utente. Così come occorre eliminare eventiuali oneri per recesso anticipato. Penale che non tutela la libetà di scelta dell’utente di un bene essenziale.