Legge Pagliaro: una nuova vita per il legno degli ulivi colpiti da xylella
Il Consiglio Regionale della Puglia ha approvato all’unanimità la legge proposta dal consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo di La Puglia Domani, volta a valorizzare il legno degli ulivi espiantati a causa della xylella. Questa iniziativa mira a trasformare il legno, che altrimenti verrebbe distrutto o abbandonato, in materia prima di pregio con il marchio “Albero d’ulivo secolare della Puglia”.
Il consigliere Pagliaro ha sottolineato l’importanza di questo provvedimento che, dopo la devastazione causata dalla xylella nel Salento, offre una prospettiva positiva per il recupero e la valorizzazione del legno pregiato delle piante disseccate. Invece di essere destinato ai forni delle centrali a biomasse, il legno diventerà parte integrante della filiera artistica, artigianale e dell’industria del mobile locale.
La legge prevede anche opportunità occupazionali significative, con corsi di formazione specifici per coinvolgere e valorizzare il capitale umano di professionalità e competenze presenti nella regione. Sarà istituita una cabina di regia regionale per la tutela e la valorizzazione del legno degli ulivi espiantati.
Tra le misure previste, si contempla l’istituzione di centri regionali di raccolta, stagionatura e pre-lavorazione della materia prima in ogni provincia colpita dalla xylella. Questi centri avranno il compito di accogliere e lavorare il legno, facilitando la creazione di laboratori artistici e artigianali, la produzione di prodotti artigianali di alta qualità e la commercializzazione del legname.
Il consigliere regionale Pagliaro ha espresso la sua soddisfazione per questo risultato, definendolo una concreta opportunità di ripartenza per un settore vitale dell’economia salentina, fortemente colpito dalla diffusione della xylella. La legge promette di dare un impulso positivo non solo alla salvaguardia ambientale, ma anche alla creazione di nuovi sbocchi occupazionali e all’incentivazione dell’arte e dell’artigianato locali.