Teatro Koreja: Debutta IL GRANDE SPAVENTO il nuovo lavoro di Principio Attivo Teatro con la regia di Giuseppe Semeraro
LECCE – Debutta venerdì 27 ottobre alle ore 20.45 (in replica sabato 28 ottobre) IL GRANDE SPAVENTO, il nuovo lavoro di Principio Attivo Teatro con la regia di Giuseppe Semeraro e il testo di Valentina Diana. In scena Dario Cadei, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti e lo stesso Giuseppe Semeraro.
Il testo è stato selezionato da FABULAMUNDI PLAYWRITING EUROPE all’interno del progetto PLAYGROUND LONDRA 2022
Lo spettacolo nasce dalla volontà di indagare il sentimento della paura, sia a livello individuale (l’irrisolto, il senso di colpa, il senso di minaccia dovuto a traumi o solitudine) che collettivo (l’altro come diverso, come pericolo potenziale). La paura, il senso di minaccia, sono forme di condizionamento molto potenti. Il pensiero di gruppo condiziona facilmente il soggetto che ne fa parte (soprattutto se isolato e fragile) fino a spingerlo ad aderire a comportamenti e azioni estreme che individualmente gli risulterebbero impercorribile.
Gianni Emilio Paola William e Carla hanno ciascuno un nodo irrisolto e cercano guarigione. Si affidano ad un percorso di cura che promette loro, attraverso una pratica di connessione con le vibrazioni emesse dalle piante, di farli evolvere ad uno stato di benessere. Le regole sono semplici e di facile comprensione: ciascuno dei partecipanti è assegnato un numero, un codice di identificazione. Il percorso prevede una fase pratica, di attività di “scambio energetico” con le piante, che ha luogo in una serra insieme alle piante, ed una fase di condivisione delle esperienze individuali, che si svolge in un salottino allestito all’uopo. All’interno dello spazio è proibito mangiare. L’esperienza di connessione è guidata da una voce che non avrà mai un volto. Le loro solitudini entrano poco alla volta in contatto e danno luogo a uno scambio profondo, a rivelazioni toccanti e a confidenze impensate. Ma quando il gruppo si fa gruppo, terra di ascolto e di reciproca salvezza, qualcosa, un timore, un sospetto sotterraneo, vi si insinua: il Grande Spavento, lo spazio interiore e fisico, dove sogno e realtà si confondono e dove la spietatezza diventa logica, implacabile e lucida necessità.
Il Grande Spavento – spiega il regista, Giuseppe Semeraro – porta a compimento la decennale collaborazione tra la compagnia Principio Attivo Teatro e la drammaturga Valentina Diana. In questo lavoro, a differenza degli altri fin qui creati, abbiamo sperimentato e realizzato una scrittura scenica più vicina alle corde poetiche di Valentina. Il testo scritto in questi due anni di prove, mantiene intatta l’ironia tagliente della nostra poetica attraverso parole che servono a far ridere il pubblico prima di ferirlo con le lame affilate della scrittura.
All’interno di un misterioso centro di meditazione olistica cinque personaggi seguono un percorso spirituale. In un arco temporale di alcuni anni, le vicende dei protagonisti sono riassunte per momenti culminanti ed esplicativi del percorso di meditazione. Oggi più che mai siamo nella continua e affannosa ricerca di qualcosa di sacro. Al di là di una sottile ironia rispetto all’orgia e all’abbuffata dei corsi pseudo-spirituali che ormai ci vengono proposti continuamente, quello che emerge è la miseria e la solitudine di questi personaggi che dietro l’aspirazione ad una nuova via di cambiamento spirituale nascondono ferite piene di un vuoto indicibile. Poco alla volta i personaggi metteranno in atto un sottile meccanismo in cui uno dei partecipanti sarà eletto a vittima sacrificale. Il cuore del lavoro è quel grande spavento che proviamo davanti alla mancanza di quella parte sacra che stiamo perdendo, che cementava i nostri rapporti sociali e che ormai pare irrimediabilmente evaporata.