Mercato azionario: non si arresta l’inflazione, quali titoli tenere d’occhio nei prossimi mesi?
Inflazione: ecco una delle parole che è stata pronunciata più di frequente nel corso di questi ultimi mesi. Un certo livello di aumento dei prezzi è fisiologico e auspicabile, ma i livelli che sono stati raggiunti durante questo periodo sono veramente troppo alti. Le prime avvisaglie risalgono ormai all’anno scorso, quando iniziarono ad arrivare le prime bollette spropositate, poi c’è stato il forte rincaro dei carburanti, seguito dagli aumenti su tutti gli altri settori, anche quello alimentare.
Tante persone, spaventate dall’andazzo, hanno scelto di smettere di investire, ma si tratta di una scelta sbagliata. Tenere i soldi sotto il materasso quando l’inflazione corre significa fargli perdere il loro valore. Bisogna quindi continuare ad investire, anche se la scelta degli asset su cui puntare deve essere fatta con maggiore attenzione. Anche sul mercato azionario ci sono opzioni molto interessanti: vediamo quali titoli meritano di essere tenuti sotto controllo.
Cosa significa investire sul mercato azionario
Anche se negli ultimi anni sono comparsi dei nuovi asset che sono stati in grado di conquistare subito le attenzioni degli investitori, il mercato azionario continua ad essere un punto di riferimento importantissimo. Al giorno d’oggi è davvero molto semplice accedervi, ma prima di farlo sarebbe opportuno approfondire le proprie conoscenze su questo argomento. A questo proposito un aiuto arriva dalla guida alle azioni pubblicata sul sito specializzato tradingonline.com, dove trovare tutte le informazioni necessarie per capire come muoversi nei mercati azionari.
Sul mercato azionario vengono scambiate le azioni, ovvero le piccole quote in cui viene suddivisa la proprietà di una società. Vendendo i suoi titoli, l’azienda riesce a recuperare del capitale fresco con cui finanziarsi, mentre gli acquirenti diventano azionisti. Ma l’acquisto dei titoli non è l’unico modo per investire su questo mercato: anche il trading online, tramite la negoziazione di strumenti finanziari derivati, permette di farlo.
Come investire in azioni
Esistono dunque due modi diversi per investire in azioni. Il metodo tradizionale prevede l’acquisto delle azioni: in questo caso l’obiettivo è quello di ottenere un profitto tramite i dividendi (se la società li distribuisce) e tramite la plusvalenza che si ottiene se si riesce a vendere il titolo ad un prezzo più alto rispetto a quello a cui era stato acquistato. In altre parole, si può guadagnare qualcosa solo se la quotazione del titolo sale.
Con il trading online il discorso è diverso, perché non si acquistano le azioni, ma si scambiano i contratti per differenza, ovvero degli strumenti finanziari derivati che hanno come sottostante proprio le azioni. Questi strumenti permettono di speculare sui continui movimenti di prezzo dei titoli: se si fanno le giuste previsioni, grazie alla possibilità di vendere allo scoperto è possibile ottenere un profitto sia quando la quotazione sale che quando la quotazione scende.
I titoli da monitorare nei periodi di inflazione alta
Come detto all’inizio, quando si vuole investire sul mercato azionario in periodi di inflazione molto alta è necessario mettere maggiore attenzione nella selezione dei titoli su cui puntare. Solitamente si consiglia di monitorare le azioni di quelle società che hanno un buon margine per assorbire l’inflazione perché possono aumentare i prezzi senza avere particolari cali di domanda da parte della clientela. È una definizione che si abbina benissimo a chi produce beni primari, ma anche a chi opera nel settore del lusso.
Per quanto riguarda il settore tecnologico, il titolo da monitorare è quello di Apple, che è una realtà fortissima che può contare su un esercito di fedelissimi. Va seguito anche il titolo di ST Microelectronic, produttore di semiconduttori e dispositivi elettronici. Per quanto riguarda il lusso Moncler e Ferrari possono essere delle buone opzioni. Va tenuto d’occhio anche il settore bancario: restando in Italia vanno monitorate Intesa Sanpaolo e FinecoBank.