L’Hospice pubblico di Mottola riprende le attività: la direzione strategica ASL Taranto incontra il personale del centro
Si è svolto ieri mattina l’incontro operativo tra la direzione strategica di Asl Taranto e l’equipe multidisciplinare del nuovo PTA di Mottola, per sancire ufficialmente la ripresa delle attività dell’hospice dopo la sospensione degli ultimi due anni dovuta alla pandemia.
Dotato di venti posti letto, disposti in camere singole e attrezzate per l’accoglienza confortevole dei pazienti oncologici, l’hospice di Mottola, sito nel nuovo PTA, riprende la sua attività come servizio pubblico di Asl Taranto, con un’equipe multidisciplinare composta da medici specializzati, personale infermieristico, operatori socio-sanitari, psicologi, fisioterapisti e medici anestesisti. A presiedere l’incontro interno, il direttore generale di Asl Taranto Vito Gregorio Colacicco, il direttore sanitario Aldo Sante Minerba e il dottor Pisconti, direttore dell’oncologia medica nonché coordinatore del CorO: oltre alle modalità operative, si è parlato con attenzione di priorità dell’umanizzazione delle cure, di approccio riabilitativo e attuazione completa della terapia del dolore.
“In piena emergenza, la struttura di Mottola fu convertita in luogo di cure post-acuzie, fiore all’occhiello della sanità tarantina. Ora, la stessa equipe è pronta a riavviare l’attività di hospice pubblico, con la stessa competenza e dedizione che ha messo in campo per i pazienti covid” – conferma il direttore generale Colacicco, spiegando che il modello organizzativo del centro segue le linee guida della Rete Oncologica Pugliese (ROP). Il paziente con sospetta o accertata neoplasia è preso in carico dal COrO e, nella fase successiva delle dimissioni, può rientrare al proprio domicilio fruendo dell’assistenza domiciliare oppure, ove necessario, proseguire con le cure nella struttura pubblica di Mottola, specie in caso di patologie oncologiche cronicizzate o terminali. “L’Asl si farà carico anche delle dimissioni protette dei pazienti al domicilio, tramite device della telemedicina e continuità assistenziale con i caregiver” – spiega il direttore sanitario Minerba – “La presa in carico del paziente oncologico in Asl Taranto si basa così su un circuito completo e continuo, che parte dalla prevenzione dei fattori di rischio, passa per la diagnosi precoce, che consente l’allungamento dell’aspettativa di vita, sino alla presa in carico con la cura attiva e la gestione della fase terminale della malattia”.
Il team dell’hospice collaborerà direttamente con l’oncologia medica, favorendo fasi comuni di gestione del paziente in modo da offrire un servizio continuativo al paziente, efficace sia dal punto di vista clinico che psicologico. Tra i venti posti letto della struttura, due sono riservati all’eventuale degenza di pazienti in età pediatrica, per la cui accoglienza familiare l’azienda sanitaria ha previsto anche un servizio di foresteria.