ANY-Body: performance al M.A.M.A. Museo d’Arte Moderna Antonia Fiermonte a Lecce
Un’occasione unica per gli amanti del bello, i viaggiatori colti, gli spiriti creativi e chiunque voglia scoprire itinerari culturali inediti. L’appuntamento è domenica 22 maggio con la XXVII edizione di Lecce Cortili Aperti, nell’ambito della XII Giornata Nazionale A.D.S.I., per visitare dimore storiche abitualmente chiuse al pubblico.
Tre luoghi magici nel cuore della città barocca aprono le porte e regalano un percorso suggestivo nel nome dell’arte e della storia romanzesca della famiglia Fiermonte, che parte dalla Puglia agli inizi del ‘900, raggiunge Roma, Parigi, Hollywood, Rabat, per poi tornare dove tutto è iniziato.
La Fiermontina, M.A.M.A. Museum e Palazzo Bozzi Corso sono tre tappe di un “museo diffuso”, dove convivono arte e ospitalità di lusso, nato dal desiderio di Fouad- Giacomo e Antonia-Yasmina Filali di condividere la vita straordinaria, il talento e le opere della nonna materna Antonia Fiermonte, scomparsa nel 1956 a soli 42 anni: pittrice, violinista, protagonista dei salotti artistici parigini e musa ispiratrice di René Letourneur (1898-1990, vincitore del Grand Prix de Rome nel 1926) e Jacques Zwobada (1900-1967, in esposizione al Centre Pompidou), due tra gli artisti più interessanti nel panorama della scultura europea della prima metà del ‘900, che furono entrambi grandi amori della sua vita. Le tre dimore leccesi, nascoste nei vicoli del Barocco, sono contenitori d’arte e luoghi di soggiorni indimenticabili, che partono dalla memoria e dalla bellezza per costruire nuove storie.
Così il M.A.M.A. Museum (vico dei Raynò 4), lo spazio d’inizio ‘900 con giardino segreto all’ombra di un’altissima araucaria, divenuto Museo d’Arte Moderna con una cinquantina di opere della collezione privata tra i dipinti di Antonia Fiermonte, le sculture in marmo e in bronzo e i disegni di René Letourneur e Jacques Zwobada, molti ispirati dalla bellissima Musa Antonia, è un luogo vivace, in continuo fermento, che ama le contaminazioni artistiche e si arricchisce di opere di artisti locali e internazionali, come Frank Lucignolo, Chekos Art e da maggio anche “Rêverie”, “Nyx” e altri sei lavori di Valerio Calsolaro, artista digitale e sperimentatore di tecniche audio visive, che attraverso video art, installazioni e performances multimediali rappresenta mondi onirici, mistici, surreali. Nei suoi “sogni digitali” la componente intima e meditativa è sempre presente.
Domenica 22 maggio, dalle 11.30 alle 13 e poi nel pomeriggio dalle 17.30 alle 20 (con ingresso ogni mezz’ora), si potrà assistere alla performance sonora e visiva ANY-Body, dedicata al “corpo” di Antonia Fiermonte, che coinvolge anche il compositore, polistrumentista e cantante Andrea Senatore, che fa sperimentazione sonora e ricerca multimediale, ha all’attivo tre album e prestigiose collaborazioni, come quelle con Franco Battiato, Giovanni Sollima e Radiodervish e le bravissime danzatrici-attrici Benedetta Pati, Julchen Piccinni e Antonella Sabetta, che saranno sculture in movimento e condurranno lo spettatore attraverso il percorso del M.A.M.A. Museum, che diventerà anche un viaggio onirico.
“Il corpo, oggetto contemplativo, prende vita e forma nelle opere, trasmuta e si trasforma – racconta Valerio Calsolaro – perde la sua materia viva e diventa movimento, suono, immagine. E ritorna a vivere di nuovo, in nuove forme e in ogni spazio”.
Prosegue poi il viaggio alla scoperta dell’arte e della storia della famiglia Fiermonte nelle due dimore storiche, oggi destinate all’ospitalità di lusso: La Fiermontina nel cui giardino di ulivi secolari circondato dalle mura urbiche (testimonianza di fortificazione cinquecentesca di Lecce) si ammirano le sculture di grandi dimensioni di Fernand Léger con le “Due sorelle”, René Letourneur con l’opera “Armonia” e Jacques Zwobada con “La coppia”, mentre gli studenti del Liceo Classico Musicale Giuseppe Palmieri si esibiscono in piccoli concerti con repertori articolati.
E pochi metri più in là si ascolta la musica degli studenti del Palmieri anche in via Umberto I 38 nell’atrio del settecentesco Palazzo Bozzi Corso dedicato a Enzo Fiermonte, fratello minore di Antonia, pugile professionista, grande seduttore e attore hollywoodiano, dove ognuna delle dieci suites racconta una storia, a partire dai due artisti Zwoboda e Letourneur, per arrivare a Legèr e poi John Lennon e Yoko Ono, amica della madre dei proprietari. Un perfetto connubio tra classicità e design, con pezzi importanti di Sottsass, Gio Ponti, Mackintosh, Le Corbusier.
Ad accogliere i visitatori i guest ambassador de La Fiermontina Family Collection, giovani artisti che con il loro estro regalano agli ospiti un’esperienza di viaggio indimenticabile. Fouad-Giacomo e Antonia-Yasmina Filali hanno voluto un team multiculturale, ciascuno con un talento, convinti che arte e contaminazioni culturali siano la vera ricchezza.